È attivo lo sportello “Ti ascolto”, uno spazio di ascolto e di consulenza tematico che prevede percorsi gratuiti di consulenza psicoeducativa rivolti a famiglie, preadolescenti e adolescenti, insegnanti, educatori e operatori che lavorano con i ragazzi.

Lo sportello è attivo presso il Centro per le famiglie dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, a Lugo in viale Europa 128, ma è anche possibile concordare una sede diversa nei nove Comuni dell’Unione.

Allo sportello si accede su appuntamento, rivolgendosi al Centro per le famiglie al numero 366 6156306, oppure inviando una email a tiascolto@unione.labassaromagna.it.

“La situazione connessa alla pandemia e i successivi provvedimenti volti a contrastare la diffusione del contagio hanno determinato un implemento delle disuguaglianze già presenti nel nostro sistema sociale – ha rimarcato il sindaco Luca Piovaccari, referente per le Politiche socio sanitarie dell’Unione -. Ragazzi e i ragazze hanno risentito maggiormente dell’isolamento sociale, della distanza fisica e dell’impossibilità di frequentare la scuola e i contesti socializzanti, ludici e sportivi. Un fenomeno sempre più evidente in ambito educativo, sociale e psicologico è quello di ragazzi che presentano un quadro di progressivo impoverimento dei rapporti sociali, accompagnato da uno scarso investimento in attività ricreative, risultando al contempo spesso assenti dalle lezioni scolastiche. È proprio per questo aumento delle disuguaglianze e dei disagi che abbiamo scelto di attivare questo nuovo servizio”.

L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna promuove iniziative volte al contrasto del fenomeno del ritiro sociale in adolescenza e preadolescenza, all’interno delle azioni previste dalla delibera regionale 1184/2020 “Azioni di contrasto alla povertà minorile, educativa, relazionale e al contrasto del fenomeno del ritiro sociale di preadolescenti ed adolescenti”.

Gli obiettivi proposti sono atti a sensibilizzare la comunità e le famiglie sul fenomeno del ritiro sociale e scolastico, attraverso una conoscenza più approfondita della problematica e l’intercettazione precoce dei segnali di disagio, coinvolgendo e lavorando con i diversi attori che operano sul territorio con i ragazzi. Gli interventi previsti sono realizzati con il coinvolgimento dei servizi educativi, scolastici, sanitari, del servizio sociale minori, delle famiglie e dei ragazzi stessi.