È in arrivo NOAM OFF 2024, una grande festa dedicata al cinema in attesa del NOAM Faenza Film Festival 2024: proiezioni in anteprima nazionale, presentazioni di libri, mostre e tanto altro.

“Il NOAM Faenza Film Festival si sposta per la sua seconda edizione in autunno. La scelta è strategica e la domanda però da porsi in quanto organizzatori è subito stata: cosa fare prima della nuova edizione? Abbiamo pensato che il nostro pubblico meritasse, dopo un anno esatto di attesa, una grande festa, una festa dove ancora una volta il protagonista fosse il cinema” così Andrea Valmori, Direttore Artistico NOAM Faenza Film Festival.

“In numeri, NOAM OFF porta a Faenza quattro film (di cui due prime nazionali), tre ospiti, un party e tantissime collaborazioni e iniziative parallele per lo più ad accesso gratuito. Dai silenzi di una protagonista messicana che ci ricordano quelli del batterista di “Sound of Metal”, alle risate amare di una commedia canadese dai volti multiformi e ancora dal bianco e nero del racconto documentaristico della comunità LGBTQIA+ afroamericana nella periferia degli Stati Uniti alla volontà delle nuove multietniche generazioni di protestare per il clima alzando violentemente la voce attraverso l’azione”.

“Al programma di proiezioni si affianca però nuovamente uno spazio di approfondimento culturale. Conosceremo il lavoro de La McMusa che da anni viaggia, organizza progetti e soprattutto divulga gli Stati Uniti. L’instancabile lavoro editoriale di Roberto Lasagna porterà a Faenza in anteprima assoluta la monografia su Peter Lorre che approfondiremo nella collaborazione con Roger Corman, certamente uno dei padri del cinema indie di genere. Infine, gli sguardi delle illustrazioni della nostra Alice luri e il ritmo underground del nuovo NOAM Party ci trasporteranno almeno per qualche ora oltreoceano. Buon divertimento: ci vediamo al cinema, ci vediamo a Faenza”.

Faenza si prepara dunque ad accogliere NOAM OFF, uno “spin off” del NOAM Faenza Film Festival, il primo festival cinematografico nella città che vedrà la sua seconda edizione nell’autunno di quest’anno.  Partendo da una selezione di film dai grandi circuiti festivalieri indipendenti nordamericani,  l’obiettivo anche quest’anno sarà quello di portare a Faenza grandi film, ospiti internazionali, scoprire nuovi talenti e, soprattutto, offrire uno spettacolo nuovo e innovativo per il territorio, a partire già dalla giornata di sabato 2 marzo, che sarà interamente dedicata al cinema e che proporrà proiezioni di film in anteprima nazionale, presentazioni di libri, una mostra e un party.
“Sono quattro i film proiettati sui grandi schermi di Faenza, tutte opere di altissima qualità cinematografica e tutte incentrate su tematiche molto importanti e attuali: si parla del cambiamento climatico e dell’importanza dell’attivismo, della disabilità e di come viene vissuta all’interno della società, passando poi per la condizione della comunità LGBTQIA+ afroamericana fra New York e Atlanta, fino al problema della violenza sessuale e dei terribili danni che crea a lungo termine. In particolare, il messicano Todo el silencio e il canadese I Used To Be Funny sono prime nazionali, con in aggiunta How To Blow Up a Pipeline che non è mai stato sul grande schermo nel nostro paese in quanto distribuito direttamente in streaming”.

NOAM Faenza Film Festival è un evento dell’associazione FILMEETING APS, associazione di giovani del territorio. L’evento è reso possibile grazie al patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Faenza, a cui si aggiunge la collaborazione con il gruppo Cinemaincentro che nella figura di Alberto Beltrani è il principale partner di NOAM OFF. All’evento contribuiscono poi il Cineclub il Raggio Verde, CNA Cinema e Audiovisivo Ravenna e tante realtà del territorio faentino e forlivese tra cui LA BCC, Cinema Europa, FM Market, Sorelle Festival e l’agenzia di comunicazione Menabò.

La primissima proiezione di NOAM OFF sarà How to Blow Up a Pipeline di Daniel Goldhaber (ore 9:30), un thriller avvincente che affronta il tema urgente della crisi climatica. Con uno sguardo provocatorio il film esplora il coraggio degli attivisti e il costo delle azioni contro il degrado ambientale. How to Blow Up a Pipeline è un’opera che promette di stimolare riflessioni profonde sulla nostra responsabilità individuale e collettiva di fronte alla crisi planetaria.
A seguire, alle ore 15:15, avremo la possibilità di vedere il potentissimo Todo el Silencio di Diego Del Rio, un viaggio emozionante nella vita della comunità sorda, con un’introduzione speciale curata da Gian Marco Magnani, Vicedirettore NOAM Faenza Film Festival. In un mondo dove il suono è vita, la pellicola ci pone una domanda: come ci si sente nel vedere gradualmente sfumare la capacità di percepire il mondo nel modo in cui siamo abituati? Un viaggio che attraversa emozioni profonde e riflessioni su ciò che davvero conta.

Alle ore 17:45 sarà la volta di Kokomo City di D. Smith, una proiezione in collaborazione con Sorelle Festival, che introdurrà l’evento insieme ad Andrea Valmori. Il primo lungometraggio di D. Smith, presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2023, racconta con intimità e attenzione le storie di quattro donne transessuali nere, sex workers che vivono tra New York e Atlanta e che offrono le versioni più autentiche di sé stesse e affrontano senza pregiudizi e senza tabù le questioni che riguardano il sesso, il razzismo, l’identità transessuale e la comunità nera.
L’ultima proiezione della giornata sarà, alle ore 21:00, I Used to Be Funny, con l’introduzione di Marco Lovisato. Scritto e diretto da Ally Pankiw, I Used to Be Funny racconta la storia di Sam, un’aspirante stand-up comedian di Toronto la cui vita è stata recentemente segnata dalla scomparsa di Brooke, giovane ragazza a cui faceva da baby-sitter. Divertente e allo stesso tempo struggente, la dramedy di Ally Pankiw, interpretata dalla nuova regina del cinema indie, Rachel Sennott (Shiva Baby, Bottoms) affronta i temi del trauma e della guarigione con attenzione e onestà, invitandoci a riflettere su come questi influenzano le relazioni della nostra vita.

Saranno tanti gli eventi speciali in programma il 2 marzo.
“Alle ore 12.00 si terrà l’inaugurazione della mostra SGUARDI DEL CINEMA NORDAMERICANO, bellissima esposizione itinerante e interattiva dell’artista Alice Iuri. L’esposizione è una raccolta di ritratti di volti iconici del cinema nord-americano, a partire da registi che hanno fatto la storia della Settima Arte come Stanley Kubrick e Orson Welles, fino a personalità del cinema indipendente contemporaneo come Harmony Korine e Rachel Sennott”.
Nata a Udine nel 1986, Alice Iuri vive e lavora a Milano. Dopo la laurea in Design ha iniziato a lavorare in ambito editoriale come graphic designer e illustratrice in collaborazione con lo studio theWorldofDot, progettando copertine per case editrici come Guanda e Rizzoli. Da sempre appassionata di cinema, collabora con Longtake e Filmeeting e ha disegnato le copertine dei numeri monografici di Linus dedicati a Dario Argento, Stanley Kubrick e Walt Disney.

“Da non perdere alle ore 14.00 “Un caffè con il critico”, che prevede la presentazione del libro “Peter Lorre. Il sorriso del male”, a cura di Roberto Lasagna che dialogherà con il selezionatore del Festival Marco Lovisato: l’autore ci racconterà il cinema di Roger Corman e l’indimenticabile attore Peter Lorre, svelando retroscena esclusivi sul cinema degli anni Novanta.

Alle ore 16:45 il cartellone prevede l’evento speciale TE LA DO IO L’AMERICA: DIALOGO CON LA MCMUSA in cui sarà presentato il libro “Sparire qui” (2023, Rizzoli) di Marta Ciccolari Micaldi, che dialogherà con Mattia Rizzi.
Marta Ciccolari Micaldi, in arte La McMusa, è una giornalista e una guida letteraria. Voce italiana sulla cultura americana, con le sue iniziative culturali porta dal 2013 l’America in Italia e gli italiani in America. Autrice di newsletter e podcast, nel 2023 ha pubblicato Sparire qui (Rizzoli), un viaggio «alla scoperta degli Stati Uniti in tutta la loro struggente complessità».

“Fra gli eventi collaterali non poteva infine mancare una festa conclusiva per salutare e ringraziare tutte le persone che sostengono questo progetto: il NOAM Secret Party, che si terrà a partire dalle 23.00 in una location per ora segretissima, sarà l’arrivederci al prossimo appuntamento, quello in autunno con il NOAM Faenza Film Festival!”

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IL PROGRAMMA COMPLETO

🔴​ Sabato 2 marzo ore 09:30 @ Cinema Sarti
NOAM Special
HOW TO BLOW UP A PIPELINE
(Daniel Goldhaber, Stati Uniti, 104′)
Proiezione a ingresso gratuito per le scuole e per il pubblico fino ad esaurimento posti.
Scritto, prodotto e diretto da Daniel Goldhaber, How to Blow Up a Pipeline è un action-thriller basato sull’omonimo e controverso libro di Andreas Malm, che descrive il sabotaggio come una forma di attivismo efficace e necessaria per contrastare la crisi climatica. Il film segue infatti le vicende di un gruppo di ambientalisti che compie un’audace missione per sabotare un oleodotto nel Texas occidentale, operazione di cui si segue metodicamente ogni fase. Guidati da Xochitl, attivista che ha perso la madre a causa di un’ondata di caldo anomalo, i giovani sono insoddisfatti delle poche strategie attuate per combattere il cambiamento climatico e pensano sia fondamentale realizzare atti di violenza simbolici e radicali. Presentato in anteprima al Toronto International Film Festival nel 2022, il film è stato accolto favorevolmente dalla critica ed è stato distribuito nelle sale da Neon nel 2023.

Daniel Goldhaber
Regista, sceneggiatore e produttore, Daniel Goldhaber si è laureato ad Harvard, dove ha studiato Visual and Environmental Studies. Il suo primo lungometraggio è stato Cam, un horror psicologico che racconta la storia di Alice, giovane cam-girl che deve fare i conti col furto della sua identità. Il film è stato premiato come miglior opera prima al Fantasia Film Festival 2018. Nominato da «Filmmaker Magazine» come uno dei venticinque nuovi volti del cinema indipendente, Daniel Goldhaber continua a raccontare storie provocatorie ed emozionanti.

🔴​ Sabato 2 marzo ore 12:00 @ FM@rket
Eventi collaterali
SGUARDI DEL CINEMA NORDAMERICANO – Esposizione itinerante e interattiva di ALICE IURI
Alle ore 12:00 da FM@rket brindisi di inaugurazione mostra con l’illustratrice.
Nata a Udine nel 1986, vive e lavora a Milano. Dopo la laurea in Design ha iniziato a lavorare in ambito editoriale come graphic designer e illustratrice in collaborazione con lo studio theWorldofDot, progettando copertine per case editrici come Guanda e Rizzoli. Parallelamente ha fondato la fanzine autoprodotta Toast Zine dedicata al disegno e al fumetto indipendente, con la quale ha partecipato a gran parte dei festival del fumetto italiani. L’ambiente delle autoproduzioni da un lato e quello dell’editoria dall’altra le hanno permesso di sperimentare e contaminarsi con diversi linguaggi visivi, fino a sviluppare un suo stile personale. Da sempre appassionata di cinema, da alcuni anni collabora con Longtake e Filmeeting. Ha inoltre disegnato le copertine dei numeri monografici di Linus dedicati a Dario Argento, Stanley Kubrick e Walt Disney. I suoi film preferiti sono tre film nord-americani: After Hours, Lost in America e Living in Oblivion. Ha inoltre collaborato con le riviste L’Espresso, La Repubblica, L’Essenziale e con il magazine canadese Layered Butter. Le sue illustrazioni hanno vinto il Merit Award 2023 di 3×3 Mag e sono state selezionate dall’Annual di Autori di Immagini 2024.

🔴​ Sabato 2 marzo ore 14:00 @ Bottega Bertaccini
Presentazione libro
UN CAFFÈ CON IL CRITICO: PETER LORRE NEL CINEMA DI ROGER CORMAN
Laureato in Filosofia con una tesi in Estetica del cinema, Roberto Lasagna è un critico cinematografico, autore di saggi e monografie. Per quindici anni è stato tra i collaboratori della rivista «Duellanti» ed è tra i fondatori della casa editrice Falsopiano. Quest’anno, per i tipi di Profondo Rosso, è in uscita il suo ultimo libro, “Peter Lorre, Il sorriso del male” dedicato alla figura del celebre attore.

🔴​ Sabato 2 marzo ore 15:15 @ Cinema Sarti
NOAM Special
TODO EL SILENCIO
(Diego del Rio, Messico, 78′)
Anteprima italiana. Proiezione introdotta da Gian Marco Magnani.
Diretto da Diego del Río, Todo el silencio racconta la storia di Miriam, attrice di teatro e insegnante della lingua dei segni spagnola. La donna, che per tutta la sua vita è stata in grado di sentire, scoprirà che l’otosclerosi di cui soffre fin dall’infanzia la porterà a perdere progressivamente l’udito. Nonostante sia sempre stata circondata da persone sorde, dai suoi genitori alla fidanzata Lola, Miriam non è pronta ad accettare il futuro che le si prospetta davanti e sente il mondo crollare sotto ai piedi. La ragazza vivrà momenti di disperazione e negazione ma imparerà a cambiare prospettiva e a guardare la realtà con un nuovo punto di vista. Realizzato con la consulenza e la partecipazione di persone sorde, il film di Diego del Río cerca di affrontare con attenzione la tematica della sordità e invita gli spettatori a riflettere sul sentimento dell’empatia. Todo el silencio ha fatto parte della selezione di lungometraggi messicani al Morelia International Film Festival 2023.

Diego del Río
Laureatosi in Teatro all’Universidad de las Américas Puebla, Diego del Río è regista, autore, insegnante di recitazione e direttore artistico del Conservatorio de Actuación di Città del Messico. Del Río ha diretto, tradotto e messo in scena più di trenta produzioni di autori messicani e internazionali, da Tennessee Williams ad Anton Čechov, affermandosi nel proprio Paese come un regista riconosciuto e apprezzato. Nel 2016 è stato nominato uno delle cinquanta persone che stanno cambiando il Messico. Todo el silencio è il suo primo lungometraggio.
🔴​ Sabato 2 marzo ore 16:45 @ Cinema Sarti
Presentazione libro
TE LA DO IO L’AMERICA: DIALOGO CON LA MCMUSA
Presentazione del libro “Sparire qui” (2023, Rizzoli) di Marta Ciccolari Micaldi, che dialogherà con Mattia Rizzi.
Marta Ciccolari Micaldi, in arte La McMusa, è una giornalista e una guida letteraria. Voce italiana sulla cultura americana, con le sue iniziative culturali porta dal 2013 l’America in Italia e gli italiani in America. Autrice di newsletter e podcast, nel 2023 ha pubblicato Sparire qui (Rizzoli), un viaggio «alla scoperta degli Stati Uniti in tutta la loro struggente complessità».
Per accedere bisogna fare il biglietto per Kokomo City.

🔴​ Sabato 2 marzo ore 17:45 @ Cinema Sarti
NOAM Special
KOKOMO CITY
(D. Smith, Stati Uniti, 73′)
In collaborazione con Sorelle Festival. Film introdotto da Sorelle Festival con Andrea Valmori.
Il primo lungometraggio di D. Smith racconta con intimità e attenzione le storie di quattro donne transessuali nere: Daniella Carter, Koko Da Doll, Liyah Mitchell e Dominique Silver. Sex workers che vivono tra New York e Atlanta, le protagoniste del documentario offrono le versioni più autentiche di sé stesse e affrontano senza pregiudizi e senza tabù le questioni che riguardano il sesso, il razzismo, l’identità transessuale e la comunità nera. Kokomo City è un omaggio alla resilienza delle sue protagoniste e della regista: tra abusi e omicidi, violenze psicologiche e legislative, i membri della comunità transessuale nera americana devono infatti imparare a cercare un posto nel mondo. Raccogliendo le testimonianze di chi tenta di conciliare le proprie esigenze di sopravvivenza coi rischi del mestiere, D. Smith realizza un ritratto multidimensionale di ciò che significa essere una donna trans nera negli Stati Uniti d’America. Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2023.

D. Smith
Produttrice e cantautrice americana, D. Smith inizia la sua carriera a New York collaborando con noti artisti internazionali. Dopo il suo coming out come donna transgender nel 2014, sperimenta le ostilità dell’industria musicale statunitense ed è costretta a vivere per un periodo come senzatetto. Nel 2023 è stata inserita da «Out» nella lista delle persone LGBTQIA+ più influenti e di maggior impatto dell’anno. La rivista ha definito il suo lavoro «una boccata d’aria fresca e vitale per l’arte trans». Kokomo City è il suo lungometraggio d’esordio.

🔴​ Sabato 2 marzo ore 21:00 @ Cinema Sarti
NOAM Special
I USED TO BE FUNNY
(Ally Pankiw, Canada, 105′)
Anteprima italiana. Introduzione a cura di Marco Lovisato.
Scritto e diretto da Ally Pankiw, I Used to Be Funny racconta la storia di Sam, un’aspirante stand-up comedian di Toronto la cui vita è stata recentemente segnata dalla scomparsa di Brooke, giovane ragazza a cui faceva da baby-sitter. L’evento ha generato nella protagonista un disturbo da stress post traumatico che influisce negativamente sulla sua carriera. Il film si muove tra il presente, nel quale Sam tenta di riprendersi dallo shock e cerca di tornare ad esibirsi sul palcoscenico, e il passato, da cui riaffiorano i ricordi dei momenti trascorsi con Brooke. Divertente e allo stesso tempo struggente, la dramedy di Ally Pankiw, interpretata dalla nuova regina del cinema indie, Rachel Sennott (Shiva Baby, Bottoms) affronta i temi del trauma e della guarigione con attenzione e onestà, invitandoci a riflettere su come questi influenzano le relazioni della nostra vita. I Used to Be Funny è stato presentato in anteprima al South by Southwest Festival nel marzo 2023 e poi proiettato all’Inside Out Film and Video Festival nel maggio seguente, dove ha vinto un premio come miglior film di fiction. Nello stesso anno, Utopia ha acquisito i diritti di distribuzione negli Stati Uniti.

Ally Pankiw
Scrittrice e regista nominata dall’«Hollywood Reporter» tra i «15 migliori talenti canadesi da tenere d’occhio», Ally Pankiw ha debuttato alla regia televisiva con Feel Good di Netflix e ha recentemente ideato Standing By, una nuova serie animata per Hulu. Pankiw fa parte anche di un collettivo di registi con cui ha diretto e prodotto video musicali per artisti come Ariana Grande, Janelle Monáe e molti altri. Ha lavorato inoltre con marchi importanti come Pepsi, Amazon e Adidas. I Used to Be Funny è il primo film che ha scritto e diretto.

🔴​ Sabato 2 marzo ore 23:00 @ Secret Location
NOAM SECRET PARTY
Party conclusivo della giornata dedicata al NOAM OFF per incontrarsi al termine delle proiezioni e scatenarsi in pista. La location verrà svelata il giorno stesso dell’evento.
Ingresso gratuito ad accesso limitato, iscrizione su Eventbrite (consultare il sito o il pieghevole)

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