La tradizione molitoria ha un significato profondo per la cultura romagnola, e nulla di meglio della Giornata dei Molini Storici per celebrare questa eredità. Quest’anno, il Molino Benini di Santo Stefano ha ospitato una festa straordinaria, dove la storia si è intrecciata con il presente, offrendo a tutti i partecipanti un’esperienza unica e coinvolgente.
All’ingresso del Molino, i visitatori sono stati accolti da un ambiente caloroso e dal profumo irresistibile di farina fresca. L’area esterna, allestita con macchine d’epoca, trasportava tutti indietro nel tempo, evocando la magia dei vecchi mestieri. Assieme ai gelati Allegri, che utilizzano i prodotti del Molino, il giardino si è trasformato in un luogo di convivialità e dolcezza.
La visita guidata è iniziata con entusiasmo, guidata dal titolare della struttura, che ha scelto il motto “W. Eugene Smith” come mantra della giornata. Con passione e competenza, ha spiegato non solo la storia millenaria del Molino Benini, ma anche l’evoluzione della sua struttura, con particolare attenzione alla nuova parte dedicata ai moderni macchinari per la lavorazione del grano. Durante la visita, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di scoprire i “5 segreti” che rendono il Molino Benini sinonimo di alta qualità: dalla scelta dei grani gemelli alla lavorazione attenta e meticolosa, ogni passaggio è stato svelato, ponendo l’accento sull’importanza di una “farina in purezza”.
L’atmosfera è stata arricchita da favole e melodie in dialetto romagnolo, che hanno fatto da cornice a una giornata all’insegna della tradizione. I partecipanti, coinvolti e divertiti, hanno potuto passeggiare nel giardino abbellito con giochi in legno tipici, un richiamo ai ricordi d’infanzia e ai valori del passato.
Uno degli aspetti più affascinanti della giornata è stata la spiegazione di Luciano Ricci sulla Meridiana disegnata su una delle pareti dell’edificio Benini. Questa meridiana non segna solo il passare del tempo, ma invita a riflettere sul modo in cui questo segua una direzione ben precisa, un concetto che si intreccia perfettamente con la filosofia di vita dei romagnoli: la tradizione è viva e continua a influenzare il presente.
Il pomeriggio si è concluso in bellezza con una ricca degustazione di delizie locali. La piadina, la pizza e altri prodotti preparati con le farine del Molino Benini hanno deliziato i palati dei presenti. Lo chef Nuccio Brancato, insieme ad altri maestri di cucina, ha allestito un banchetto invitante che ha reso omaggio alla gastronomia romagnola celebrando l’unione tra passato e futuro.
Concludendo, la Giornata dei Molini Storici al Molino Benini non è stata solo un evento, ma un’occasione per riscoprire l’identità culturale della Romagna, un invito a valorizzare e preservare le tradizioni. Con la sua atmosfera accogliente, le preziose testimonianze e una cucina che racconta storie, il Molino Benini si è confermato un pilastro della cultura locale. È un luogo dove il tempo si ferma, dove la farina non è solo un ingrediente, ma un elemento fondamentale della comunità.
Un grazie speciale va a tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata indimenticabile, e un invito a tornare al Molino Benini per scoprire ulteriori segreti e sapori della nostra amata Romagna.

























































