L’Assemblea legislativa approva gli indirizzi per l’attuazione di progetti nei piccoli comuni, sotto i 50 mila abitanti. Il prossimo luglio verranno pubblicati gli avvisi pubblici con indicate le procedure da seguire.

Già nel 2019, ha spiegato Roberto Poli (Pd), “verranno stanziati 2,5 milioni di euro (altri 2 milioni tra il 2020 e il 2021): i singoli progetti dovranno prevedere un budget di circa 100 milioni di euro, finanziati dalla Regione per l’80 per cento. Verranno finanziati interventi a favore delle comunità, con particolare attenzione alle aree montane”.

Il provvedimento ha ottenuto l’unanimità dell’Assemblea: sì da Partito democraticoSinistra italianaLega nordCinquestelleFratelli d’Italia e Prodi (Misto).

Il consigliere Igor Taruffi di Sinistra italiana ha presentato un emendamento (assieme al collega Yuri Torri, allo stesso Poli e a un altro dem, Gianni Bessi) per chiedere di “prevedere specifiche premialità per i progetti presentati dai Comuni derivanti da fusioni”.

Andrea Bertani dei Cinquestelle, con la presentazione di un ordine del giorno (assieme alla collega Raffaella Sensoli), ha invece sollecitato chiarimenti sui criteri per la scelta dei progetti proposti, chiedendo “l’approvazione di un atto d’indirizzo con indicate le condizioni di ammissibilità e precedenza”. Richiedendo poi “di dare la precedenza ai progetti collegati a percorsi sulla partecipazione”.

Per Michele Facci (Fdi) con questo provvedimento “si cerca di dare una risposta alle esigenze della cittadinanza nelle realtà periferiche”. Valuteremo con attenzione, ha aggiunto, “le ricadute sul territorio”. Il consigliere si è poi dichiarato favorevole alla proposta Pd-Si sulle premialità ai Comuni che hanno aderito a un processo di fusione.

Massimiliano Pompignoli (Ln) ha invece criticato la scelta di favorire i Comuni arrivati a fusione.

L’Assemblea ha approvato l’emendamento presentato dalla maggioranza, mentre ha respinto l’ordine del giorno dei Cinquestelle.