Anche quest’anno è arrivato il circo a Lido di Dante. Il periodo d’attendamento è dal 16 luglio al 22 agosto. “Un lasso di tempo di tutto rispetto per un circo itinerante”.

Enpa torna a manifesta la propria contrarietà al circo con animali.

“In assenza di una legge nazionale che regolamenti la materia, ponendo il divieto di far uso d’animali per spettacoli che riteniamo anacronistici e patetici, possiamo far ben poco, se non sensibilizzare le persone su questa forma di maltrattamento” specifica l’associazione.

“L’unica arma per contrastare questo fenomeno resta il boicottaggio e la divulgazione di informazioni utili a sensibilizzare l’opinione pubblica su un fatto che, ripetiamo a nostro parere è e resta un maltrattamento in danno degli animali”.

A fianco di Enpa anche l’associazione Succede di Tutto

“Non riusciamo a comprendere come sia possibile che – giustamente – per aiutare la nidificazione del frattino, in via di estinzione e tutelato a 360 gradi,  venga chiusa una spiaggia a migliaia di turisti, ma a pochi metri ci siano animali assolutamente non autoctoni, utilizzati per l’intrattenimento, con specie protette come le tigri bianche di cui si vantano nella locandina dello spettacolo di avere il più grande gruppo di tigri bianche che esista!” si chiede Tania Moroni, presidente dell’associazione.

“La tigre bianca è un animale in via di estinzione e nel 2021 Busnelli si vanta di averle in schiavitù, come si può vedere nella loro comunicazione riguardo alla loro permanenza a Dante.

Il circo con gli animali non può essere più considerato uno spettacolo divertente e tantomeno educativo”.

“A differenza degli artisti, gli animali non scelgono di esibirsi, non scelgono di vivere in gabbia, non scelgono di essere trasportati per centinaia di chilometri chiusi in container e gabbie, in attesa di compiere esercizi forzati sotto minaccia.

Il Circo con gli animali non è più ben visto da nessuna parte. Diversi paesi europei l’hanno vietato, in Italia il divieto è in iter parlamentare. Rimane il fatto che il Circo con l’impiego degli animali costretti a compiere esercizi contro natura, si configura come la forma peggiore di maltrattamento e sfruttamento reiterato.

Purtroppo fino a quando la cittadina sarà aperta al circo, il Festival Vegan non si farà.

Speriamo quindi che al più presto l’area attrezzata, data in gestione dal Comune, che dovrebbe organizzare ed ospitare eventi sportivi, sia riutilizzata per tali scopi e per questo chiediamo coerenza al Comune: tutelare non solo il frattino ma tutti gli animali.

Ci chiediamo inoltre come mai l’area è affittata dall’Associazione Sportiva al circo, ma pare non proponga alcun evento o attività sportiva durante tutto l’anno”.

Anche la rete di associazioni “Salviamo il fratino della costa ravennate” che si occupa della tutela del “Charadrius alexandrinus” si schiera contro il circo:
“Desideriamo rimarcare quanto evidenziato nell’articolo della direzione del Festival Vegan riguardo la permanenza, per oltre un mese, del circo con animali attendato a Lido di Dante. La vocazione ad eco-lido che auspichiamo potrà diventare il tratto distintivo futuro di Lido di Dante, non può che prevedere un messaggio di rispetto e tutela verso tutte le creature viventi: dai preziosi habitat naturali tutelati, alle specie in via di estinzione come ad esempio beccacce di mare e fratini, agli animali in genere, che non debbono essere sfruttati a fini di lucro nei circhi. Purtroppo assente una specifica normativa nazionale, lanciamo quindi un appello affinché il Comune di Ravenna si faccia promotore di ordinanze limitative della presenza dei circhi con animali sul nostro territorio. Dunque, un forte invito alla tutela delle diversità delle specie animali, a partire dalle più fragili ed indifese”.