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“Continua il dibattito sulla decisione dell’Amministrazione comunale di avere reso a senso unico viale delle Nazioni e sulle relative dichiarazioni rilasciate recentemente dall’assessore al Turismo. Dichiarazioni esultanti che fanno emergere un giudizio positivo sulla sperimentazione effettuata nella presente stagione estiva.
Sicuramente il parere dell’ assessore fa riferimento solo ad uno degli aspetti riguardanti la questione che attiene la fluidità del traffico, ed è innegabile come tale obiettivo in qualche misura sia stato raggiunto. Tuttavia l’argomento in oggetto non può tenere conto unicamente  di questo aspetto, ma va affrontato nella sua interezza, con lo sforzo di  compiere una riflessione ampia ed obiettiva.
A cominciare dalla tenuta del sistema economico del lido e della località balneare che alla luce dei fatti  pare abbia  prodotto qualche tipo di sofferenza. Emerge in alcuni ambienti, infatti, una diminuzione di presenze  registrare particolarmente nella località di Marina, certamente a discapito delle attività economiche che statisticamente evidenziano, appunto, un calo di presenze e di consumi. Dato probabilmente dovuto ad un calo dei consumi ma anche ad un più limitato accesso di persone all’interno del paese.
I ristoranti e i negozi, in questo senso, sono preziosi ‘sensori’ in grado di esprimere una valutazione di merito più completa ed attendibile, che in qualche misura non può prescindere da una valutazione approfondita. In altri termini la consultazione on line promossa dalla Pro Loco di Marina di Ravenna proprio sulla decisione del senso unico in viale delle Nazioni, potrebbe rappresentare una cartina tornasole in  grado di offrire valutazioni oggettive sicuramente utili per la scelta che si andrà ad adottare  nella prossima stagione estiva.
Scelta che non potrà considerare esclusivamente il fattore viabilità e traffico, ma necessariamente dovrà tenere conto di tutta una serie di variabili fondamentali per la tenuta del turismo e dell’economia complessiva di quella località balneare.
Nessun pregiudizio, dunque, ma si analizzino tutti i fattori in gioco facendo tesoro del risultato emerso dalla consultazione pubblica prima di adottare provvedimenti  di natura restrittiva.”