“Non tanto casualmente si stanno ultimando i lavori di sistemazione in piazza Garibaldi, già previsti dalla giunta ma portati a termine per la visita, salvi impegni istituzionali,  del presidente della Repubblica Mattarella.

La piazza aveva oggettiva necessità di essere sistemata, tuttavia già nell’esistente ‘corridoio’ si poteva intravvedere bene  la tomba di Dante, tuttavia sono rispettoso delle scelte architettoniche urbanistiche dei tecnici mentre mi soffermo sulla discutibile riorganizzazione degli spazi di sosta.

Aver lasciato sei  spazi riservati alla  prefettura e alle forze dell’ordine e quattro ai taxi,  rispetto ai soli due dedicati ai disabili, oltretutto perennemente occupati da persone aventi diritto ma che lasciano giorni e giorni ferma la propria auto negli stalli,  è davvero paradossale.

Praticamente è come la piazza non avesse uno spazio per i disabili.  Sul piano normativo  è perfetto perché risponde  alla norma  di prevedere un posto per ogni 20 spazi auto, ma esiste anche un piano ragionato, logico e di buon senso che non può non tenere conto che la piazza si presta alla breve sosta anche di persone con handicap dirette in  banca, alle poste, agli uffici principali della zona, alla chiesa di via Diaz, ed in questo senso nutro  forti dubbi che si trovi un posto per fermarsi.

A questo riguardo mi chiedo, tra l’altro,  come mai nella piccola piazza dei Caduti per la Libertà, esistano ben sei posti per portatori di handicap che certo numericamente  prescindono dal numero di spazi auto presenti, e ben cinque piazzole per il carico e lo scarico delle merci.

Spontaneo chiedersi con quale ratio, invece, si penalizzi la piazza Garibaldi, sacrificando i posti proprio delle persone con minore autonomia. Nella citata piazza dei Caduti  in effetti è possibile la breve sosta  e di fatto avviene  un ricambio costante, mente nella rinnovata piazza dedicata ‘all’eroe dei due mondi’  il portatore di handicap è decisamente penalizzato da una rigida inqualificabile applicazione normativa. Oltretutto posti, come si diceva, perennemente  occupati e collocati  a ridosso di via Mariani: nessun spazio posto nell’altro capo della piazza.

Una palese ingiustizia per le persone che usano correttamente la loro autorizzazione per recarsi in qualche ufficio per pochi minuti e non come in effetti avviene, per usare lo stallo come suolo pubblico perennemente riservato a singole persone, quasi come si trattasse di terreno privato.”