Si è spento Philippe Daverio, critico d’arte e “Cicerone” della televisione. Ricordo del passaggio da Ravenna nel 2015

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Gli ex-allievi delle Scuole d’Arte di Ravenna esprimono immenso cordoglio per la scomparsa de critico d’arte Philippe Daverio, all’età di 70 anni.

Il prof. Marcello Landi, Presidente dell’Associazione Dis-ORDINE, afferma: “Ho incontrato Daverio il 15 luglio del 2015. Era a Ravenna in occasione dell’incontro “Dante e arte, patrimonio popolare” organizzato dal Banco Popolare di Ravenna alla Basilica di San Francesco, uno degli ultimi contatti di quando ero preside al Liceo Artistico di Ravenna. Lo invitammo a vedere la mostra degli allievi della scuola nella ex-Chiesa di Santa Maria delle Croci. Ci regalò una sua testimonianza sul futuro delle Scuole d’Arte d’Italia per l’imminente Convegno sulla Salvaguardia dei Patrimoni artistici degli ex- Istituti d’Arte che il Liceo Artistico stava organizzando in collaborazione con ESSIA (Associazione Nazionale ex-Studenti Scuole e Istituti d’Arte)”

Il noto esperto d’arte, dopo la conferenza sul significato della parola “popolare” e sul suo senso profondo e aggregante per la tradizione e la cultura delle nostre comunità e del nostro Paese, si è trattenuto a lungo con noi incuriosito dal lavoro che la scuola stava conducendo in questa direzione. Le sue parole sulla questione dell’arte del mosaico, a tutt’oggi sospesa: «Per questo argomento bisogna lottare fino alla morte – usquam mortem perilia cadaver – non fino alla morte, ma oltre, finché non sei cadavere. Se non militiamo per questo siamo degli “idioti ingenui”, su questo argomento bisogna avere il coraggio di militare… Io ho affrontato da vicino il concetto di formazione, assieme a quello tedesco della fast work, la scuola dei mestieri… Diventeremo come i cinesi che non hanno nessuna idea dei materiali… e hanno le dita atrofizzate…»