“Nell’assemblea indetta ieri da SGB, i lavoratori di Elle Emme, valutate le gravi dichiarazioni delle società, hanno sospeso temporaneamente le azioni sindacali per chiedere alla Prefettura di convocare urgentemente Marcegaglia a un tavolo di confronto.

Oltre al rifiuto delle aziende alle rivendicazioni salariali, nell’incontro del 10 aprile con Elle Emme e Ro.Max sono infatti emersi due elementi cruciali che estendono la vertenza.

In occasione dell’incontro, la società Elle Emme ha confermato la volontà di cessare l’attività presso lo stabilimento, pur rinviandola di qualche mese, spiegando le ragioni di tale decisione.

Sebbene avesse già segnalato l’insostenibilità economica dell’appalto, durante l’incontro Elle Emme ha precisato che tale insostenibilità, non solo è dovuta a tariffe del servizio bloccate dal 2021, tali da non coprire gli effettivi costi del servizio reso, ma ancora di più è stata causata dalla concorrenza sleale di altri appaltatori che operano all’interno dello stabilimento in regime di intermediazione di manodopera.

Una concorrenza sleale, attuata attraverso l’intermediazione illecita, di fatto favorita da Marcegaglia, che ha sottratto a Elle Emme l’assegnazione di “servizi complementari” all’interno dello stabilimento, fondamentali per la sostenibilità dell’appalto.

Una pratica illecita che SGB denuncia da anni, segnalando la non genuinità di molti appalti all’interno della Marcegaglia: in cui i responsabili del committente dirigono i lavoratori degli appaltatori, esercitando il potere disciplinare sugli stessi lavoratori (attraverso sospensioni dal lavoro per lunghi periodi), dove le aziende in appalto si limitano a fornire il personale sulla base delle esigenze di Marcegaglia, garantendo un basso costo del lavoro, grazie ai bassi salari e un’elevata flessibilità (ovvero precarietà) del lavoro.

E’ proprio a seguito di segnalazioni di SGB che alcune cooperative spurie sono state costrette a lasciare lo stabilimento, come nel caso dell’allontanamento della cooperativa SoVia, sciolta d’autorità dal ministero.

Un’attività di denuncia riconosciuta dallo stesso rappresentante di Elle Emme, che però ha voluto segnalare come in tante occasioni l’unico risultato ottenuto sia stato solo il “cambio del logo” (facendo evidentemente riferimento a Euromar, prima Europa System e prima ancora LBCOOP), senza alcun cambiamento nelle modalità con cui questi appaltatori si offrono alla Marcegaglia.

Se la conferma da parte di Elle Emme dell’illecita intermediazione di manodopera all’interno dello stabilimento di Marcegaglia costituirebbe già di per sé elemento di interesse per le Istituzioni, non è questo il principale motivo per il quale i lavoratori chiedono l’intervento urgente del Prefetto.

A destare la forte preoccupazione dei lavoratori sono state le dichiarazioni fornite dalla  società Ro.Max, durante lo stesso incontro.

Confermando quanto dichiarato alla stampa dal Direttore dello  stabilimento, il responsabile di Ro.Max ha reso noto al sindacato che Marcegaglia, in reazione all’iniziativa sindacale, non esclude la possibilità di rivedere il contratto di appalto, mettendo a rischio l’occupazione degli oltre 90 lavoratori di Elle Emme.

L’interesse della società Ro.Max, dalla cui struttura societaria uscirà Elle Emme, è ora quella di mantenere l’appalto della fornitura dei mezzi portuali necessari alla movimentazione, potendo anche assecondare Marcegaglia in una qualche iniziativa che possa escludere la garanzia della continuità occupazionale.

Nell’incontro non è stato chiarito quali iniziative intenda intraprendere Marcegaglia: se sottrarre parte dell’attività ora gestita da Elle Emme, con propri diretti o magari proprio con quelle aziende che operano illecitamente l’intermediazione di manodopera, con l’obiettivo di estromettere i lavoratori che ora operano nell’attività.

Certamente, una tale iniziativa sarebbe sanzionata in Tribunale (così come avvenne nel cambio appalto di Logistica Ferrari nel 2017), ma è altrettanto certo che nell’immediato causerebbe gravi conseguenze occupazionali, con grave pregiudizio per i lavoratori.

Per tale ragione insieme ai lavoratori abbiamo chiesto al Prefetto di Ravenna di convocare un tavolo con Marcegaglia al fine di impedire qualsiasi iniziativa che possa mettere a rischio posti di lavoro, garantendo che all’uscita di Elle Emme vi sia piena garanzia della continuità occupazionale per i lavoratori attualmente impegnati nell’attività.

Per i lavoratori è chiaro che la vertenza avviata non si arresta, ma ora si estende: alle rivendicazioni salariali si aggiunge la tutela del diritto al lavoro.

Ed è per questa ragione che, pur sospendendo l’iniziativa diretta in attesa delle valutazioni del Prefetto e confidando in un suo intervento, l’assemblea dei lavoratori ha comunque deciso di mantenere lo stato di agitazione, pronti a riprendere le iniziative di sciopero, con modalità più incisive.”

SGB Ravenna