“Non meravigliatevi: alle porte del futuro si giunge solo attraverso il recupero del passato, o almeno di quel passato che (come Omero, Dante e Shakespeare) non corre il rischio di dissolversi nella frana dell’oblio.”

Vorrei esprimere il grande dolore per la scomparsa del professor Emilio Pasquini con le parole con cui concluse la lezione inaugurale del ciclo di Letture Classensi da lui curato nel 2011, l’anno precedente al conferimento del Lauro Dantesco ad honorem da parte della città.

Al ricordo commosso e grato, associo un’affettuosa vicinanza alla famiglia e in particolare alla figlia Laura che con grande generosità dà il proprio contributo di studiosa al percorso della nostra città per il VII centenario di Dante. Allo stesso modo sono prossimo al Rettore dell’Università di Bologna, gloriosa istituzione che il professore ha onorato al più alto grado.

Ravenna ha avuto l’onore di ascoltare i suoi straordinari insegnamenti in molte occasioni legate alla memoria di Dante; tantissimi ragazzi e ragazze della nostra città hanno avuto il privilegio di formarsi alle sue lezioni universitarie appassionate e ricchissime; la conoscenza e la comprensione della Commedia che la nostra comunità vive certo non può prescindere dal suo studio e dal contributo puntuale del suo commento al poema.

Il 26 maggio 2021 si aprirà il Congresso Internazionale Dantesco del Centenario, frutto della collaborazione tra Università di Bologna e Comune di Ravenna, che vedrà la partecipazione di centinaia di studiosi chiamati a raccolta nel nome di Dante. Vorrei che venisse dedicato alla memoria del professor Pasquini, come riconoscimento del suo magistero altissimo e come monito della necessità dello studio del suo lascito per la valorizzazione di Dante.