“Si è mosso qualcosa negli ultimi cinque anni a livello di porto? Annunci e dichiarazioni tanti, di concreto c’è poco. Eppure il porto di Ravenna, assieme all’area industriale, è uno dei più importanti centri di produzione di reddito del nostro Comune e, anche, della nostra Regione. Logico, dunque, che già alle scorse elezioni avesse una parte importante nel nostro programma” affermano i membri della lista civica Ravenna in Comune.

Ravenna in Comune vuole che il porto di Ravenna concentri gli investimenti per il suo futuro su efficienza, sicurezza e sostenibilità ambientale. 

“L’efficienza richiede, ad esempio, investimenti nella rete dei trasporti ferroviari consentendo a Ravenna di essere Hub non solo in entrata delle materie prime per il suo bacino di riferimento ma anche dei prodotti finiti per l’export. Per dare un’idea del potenziale non sviluppato dallo scalo ravennate va considerato che nel 2019 (il 2020 è stato falsato dal lockdown) gli imbarchi in partenza hanno costituito meno del 15% del totale movimentato” spiega Ravenna in Comune.

“La sicurezza richiede, ad esempio, che sia presentato e implementato un piano zero infortuni con incentivi ma anche controlli che oggi non riescono ad avvenire in modo sufficiente. Controlli prevalentemente pubblici attraverso una riorganizzazione in termini collaborativi delle diverse attività ispettive svolte da parte delle amministrazioni competenti” continua Ravenna in Comune.

“La sostenibilità ambientale richiede, ad esempio, che l’elettrificazione delle banchine, indispensabile a ridurre le emissioni inquinanti riguardi tutte le banchine che verranno realizzate da oggi in avanti e non solo quelle del terminal crociere” afferma Ravenna in Comune.

“È una pillola e molto in sintesi (l’articolo completo è sul nostro blog). Descrivere l’intero pacchetto di medicinali che occorre al nostro porto per guarire dalla sua lunga malattia richiederebbe troppo spazio. Ma merita ampiamente il tempo che Ravenna in Comune gli ha dedicato in questi anni: non vorremmo che la malattia avesse esito mortale. Non lo merita Ravenna né i lavoratori del porto” conclude Ravenna in Comune.