Una festa provinciale della Cgil al parco Teodorico, chiuderà, venerdì 6 giugno, la campagna referendaria per la promozione dei cinque Sì ai referendum in programma l’8 e il 9 giugno. Dallo scorso marzo, la Cgil della provincia di Ravenna ha avviato una lunga e coinvolgente mobilitazione collettiva per la promozione dei diritti e della salute delle lavoratrici e dei lavoratori e per il dimezzamento dei tempi per ottenere la cittadinanza italiana.
Venerdì 6 giugno, dalle 17, a Ravenna, nell’area ristoro del Parco Teodorico, ingresso da via Pomposa, si terrà “Rock’n Referendum”, una serata di musica, parole e paella. Si partirà alle 17 con la mostra fotografica “I Grant you Refuge”. Alle 17,30 esibiranno i “Cous Cous a colazione”, un fresco mix di pop, jazz e R&B con groove mediterraneo, si prosegue con le letture a cura dello Spazio A . Alle 19 è il turno dei “WelcomeFico”, suoni contaminati e vibrazioni che uniscono, e alle 21 “To Be Choir”, amore per la musica moderna e la voglia di cantare insieme. Alle 20 sarà servita la paella di pesce (18 euro, prenotazione entro il 5 giugno al 342 0781133).
“Abbiamo vissuto mesi intensi e coinvolgenti, con l’obiettivo di informare il più possibile i cittadini dell’importanza dell’appuntamento elettorale del prossimo weekend – spiega il segretario organizzativo della Cgil, Alessio Vacchi -. In tre mesi abbiamo organizzato, sul territorio provinciale, 240 iniziative pubbliche e oltre 600 assemblee nei luoghi di lavoro. Abbiamo dato vita a 25 comitati territoriali e a una settantina di comitati aziendali. Inizialmente, abbiamo dovuto superare lo scoglio della scarsa informazione. Nelle prime settimane di banchetti, le persone incontrate raramente erano a conoscenza dei temi del referendum. Con il passare del tempo c’è stata una maggiore presa di coscienza e, in questi ultimi giorni, notiamo con piacere il crescente coinvolgimento delle persone e la voglia di dire la propria. Speriamo di avere centrato uno dei nostri obiettivi che era offrire nuovamente opportunità di confronto e riflessione. Per farlo hanno partecipato ai nostri incontri personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo, della società civile e del mondo politico. Ringraziamo tutti coloro che hanno permesso tutto questo. Ora speriamo di raccogliere i frutti di questo grande impegno nella consapevolezza che il voto ai referendum è la massima espressione di partecipazione dei cittadini. Attraverso il voto si possono cambiare le cose e restituire dignità e diritti al mondo del lavoro e fare un passo decisivo verso un riconoscimento più rapido della cittadinanza. È il momento dell’impegno e della partecipazione per cambiare le cose. Mi auguro che in tantissimi domenica e lunedì prossimi vadano a votare”.

























































