Ancora una campagna inaccettabile di affissioni contro il DDl Zan è apparsa in città: e non ne sentivamo la mancanza. Dopo le Olimpiadi trionfali per il Paese e per la diversità, è a dir poco nauseante utilizzare lo sport per il messaggio retrogrado e fuorviante costruito dal mondo provita, che già in passato ci ha “deliziato” delle sue saggezze.
È il momento del coraggio! È il momento di fare avanzare la frontiera dei diritti, è il momento che la politica si assuma le sue responsabilità. Il DDl Zan è un disegno di legge che aspettiamo da più di vent’anni e che vuole soltanto salvaguardare i diritti delle persone, ampliando lo spettro di una legge già esistente, la legge Mancino, introducendo giuste aggravanti contro le discriminazioni di ogni natura. Niente colpo di mano giuridico e tanto meno politico, ma un adeguamento alle leggi che esistono nei paesi europei più avanzati, e che è richiesto dalla stessa Unione Europea.
“Affissioni inconcepibili e fuorvianti – commenta il capolista di Ravenna Coraggiosa, Gianandrea Baroncini -. La repressione delle diversità è il loro target, una società medievale il loro orizzonte. Per noi è il momento del coraggio, di andare avanti sui diritti! Basta fake news. A Ravenna nessuno è straniero: vogliamo una città accogliente, solidale e aperta, che promuova una piena e sostanziale cultura dei diritti, favorisca l’integrazione e contrasti le discriminazioni. Chiediamo uno sportello informativo e di aiuto psicologico per le persone Lgbtq+, familiari, amici. Chiediamo progetti di housing che accolga chi è in difficoltà, percorsi per le vittime di violenza e di discriminazioni e “un fondo di libertà” per aiutare chi vive in situazione discriminatoria. Dobbiamo migliorare nell’educazione alle differenze il personale sanitario, quello degli uffici pubblici, le forze dell’ordine: e promuovere progetti volti a fornire un’educazione civica, emotiva e alle differenze, a partire dalle scuole”.