Ravenna Coraggiosa: “Domani parteciperemo alle commemorazioni dell’Eccidio di Ponte Martiri per ribadire che vogliamo una Ravenna antifascista, aperta, inclusiva, solidale”

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“Ravenna Coraggiosa domani sarà alle commemorazioni dell’Eccidio di Ponte Martiri: per ribadire che vuole una Ravenna antifascista, aperta, inclusiva, solidale

Domani Ravenna Coraggiosa parteciperà alle celebrazioni che da Piazza Garibaldi porteranno il corteo della Memoria fino in Circonvallazione al Molino per ricordare Don Minzoni, Mario Pasi, Agamennone Vecchi, Primo Sarti e i dodici Martiri, Partigiane, Partigiani e Patrioti giustiziati al Ponte dei Martiri il 25 agosto 1944.

Tra le cose che rischiano di essere compromesse dalla pandemia ci sono anche tutti i momenti collettivi della Memoria, di condivisione della storia e dei valori della Repubblica democratica nata dalla Resistenza. Per questo non mancheremo, per dire che Ravenna è una comunità antifascista, aperta, inclusiva, solidale che non dimentica i suoi Martiri. Dobbiamo, oggi più che mai, rinnovare gli sforzi istituzionali e valorizzare il lavoro dei tanti soggetti del territorio che sono al nostro fianco, a cominciare da ANPI e Istituto Storico della Resistenza.

Per noi è l’occasione per condannare per l’ennesima volta ciò che è accaduto al cimitero di Ravenna. C’è un filo nero che collega la celebrazione neofascista di Ettore Muti e la commemorazione al Ponte dei Martiri, che fu proprio la peggiore e vigliacca rappresaglia per l’uccisione dello squadrista Leonida Bedeschi appartenente alla Brigata Nera “Ettore Muti”. I neofascisti ormai da anni si riuniscono nei pressi del Cimitero per compiere un atto espressamente vietato dalla Legge (art. 4 della Legge Scelba, che punisce l’apologia di fascismo, anche attraverso la pubblica esaltazione di esponenti del disciolto partito fascista). Avevamo sperato che anche grazie alla giusta modifica normativa introdotta dal Comune di Ravenna (con una recente modifica al Regolamento di Polizia Mortuaria) quest’anno ce la potessimo risparmiare. Continuiamo a chiederci perché… Che serve di più per poter impedire una manifestazione palesemente in contrasto con i valori democratici?

Mentre la nostra comunità continua a celebrare i martiri partigiani che con il sacrificio della vita hanno riscattato il paese dalla pagina più scura della storia, un insignificante manipolo di persone si riunisce per commemorare e celebrare un gerarca fascista. Questo non è tollerabile in una città Medaglia D’oro al valore della Resistenza.”