“La gestione multidisciplinare della malattia psoriasica: uno sguardo oltre le apparenze” è il titolo del congresso, organizzato dal direttore della U.O.C di Dermatologia di Ravenna, dott.ssa Michela Tabanelli e dal dott. Pierluigi Cataleta, direttore della U.O. di Reumatologia, che si svolgerà a Ravenna sabato 2 dicembre a Palazzo Rasponi dalle Teste.

Il congresso prevede l’intervento di numerosi specialisti afferenti all’Ospedale Santa Maria delle Croci, nonché il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale del territorio ravennate e dei rappresentanti delle associazioni dei pazienti psoriasici.

La psoriasi è una patologia estremamente frequente e si è rivelata negli ultimi decenni una malattia complessa, a patogenesi multifattoriale, in cui fattori genetici ed ambientali interagiscono tra di loro. Questa complessità si estrinseca anche nelle numerose comorbidità che contraddistinguono il malato psoriasico.

Nella giornata del 2 dicembre verranno in particolare sviscerate le associazioni in ambito cardiologico, oculistico, psichiatrico e gastroenterologico, nonché aspetti relativi al trattamento della forma cutanea e della forma articolare di psoriasi e aspetti di organizzazione volti ad implementare la collaborazione tra l’ospedale e la medicina territoriale.

Il filo conduttore del congresso sarà l’approccio multidisciplinare, l’unico che possa garantire una gestione globale delle problematiche dei pazienti affetti da malattie complesse come la psoriasi e che permetta al tempo stesso una gestione personalizzata sulle esigenze del singolo paziente.

Chiuderanno la giornata di lavori un intervento delle associazioni dei malati e uno dell’associazione Cuore e Territorio, che da molti anni è impegnata nella promozione della salute pubblica nella provincia di Ravenna e che recentemente ha collaborato con la U.O di Dermatologia dell’ospedale Santa Maria delle Croci, nell’ambito di un progetto di umanizzazione e miglioramento dell’accoglienza e delle cure dei pazienti affetti da gravi patologie dermatologiche.

Patologia cardiologica in rapporto a disuguaglianze e genere è invece il tema del congresso scientifico che si svolgerà a Lugo sabato 2 dicembre

“ Cardio Donna”è il titolo del congresso organizzato dall’Unità Operativa di Cardiologia dell’ospedale di Lugo, che si svolgerà sabato 2 dicembre nel Salone Estense in Piazza Martiri.
Oggi gli obiettivi di salute pubblica impongono di prendere in considerazione un’ampia gamma di determinanti della salute come il sesso, genere, povertà, scolarità, ecc.
“Chi si occupa di salute ed organizzazione, spiega la dott.ssa Giulia Ricci Lucchi, direttore della U.O. Cardiologia di Lugo, deve considerare il modo in cui le norme, i ruoli, i processi e l’organizzazione stessa dei servizi sanitari influenzano i comportamenti e i risultati relativi alla salute.
Allo stesso tempo, è necessario riconoscere che la disuguaglianza di genere è un determinante trasversale della salute che opera in combinazione con altre forme di discriminazione basate su fattori quali l’età, lo stato socioeconomico, etnia o luogo di origine e orientamento sessuale”.
E’ altresì importante chiarire che la Medicina di Genere non si riferisce solo alla salute della donna, ma vuole garantire a ogni persona la migliore cura, rafforzando ulteriormente il concetto di “centralità del paziente” e di “personalizzazione delle terapie” nel rispetto delle differenze.