L’ultima classifica del Sole24Ore sulla qualità della vita in Italia spinge tutte le province dell’Emilia-Romagna in retromarcia rispetto alle performance dello scorso anno.
Forlì-Cesena perde 26 posizioni, Piacenza in calo di 14, Ferrara scende di 11, Modena di 9, Rimini di 7, Ravenna di 5, Parma in calo di 4 posizioni e Reggio Emilia ne perde 2. Anche Bologna, che pur si mantiene al top a livello nazionale, dal primato dello scorso anno cala al sesto posto.
In generale, pesano su queste performance in calo gli indicatori relativi a criminalità, sicurezza e Giustizia. In negativo anche: il dato sugli effetti dei cambiamenti climatici e degli eventi estremi a danno della collettività, gli effetti delle misure di contenimento del Covid e i problemi causati dagli annullamenti degli eventi sportivi e degli spettacoli, danneggiando due settori molto importanti in regione.
“Si tratta di una flessione generalizzata di modeste proporzioni che, pur con la cautela che si deve porre nella lettura di questo tipo di classifiche, deve essere comunque presa in considerazione, visto che si tratta pur sempre di segnali che provengono da settori della società fortemente interessati allo sviluppo ambientale, culturale e infrastrutturale”: commenta Tullia Bevilacqua, segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna, che poi entra nel dettaglio.
“Anche in Emilia-Romagna pesano negativamente i tempi lunghi della Giustizia nella risoluzione delle controversie fra cittadini e imprese. La giustizia italiana è sempre più ingolfata e quella emiliano-romagnola non fa eccezioni, con migliaia di procedimenti pendenti eBologna a lungo maglia nera di tutte le Corti. Anche l’eccessiva durata dei processi è un problema reale per lavoratori e imprese. La Commissione Europea ha chiesto al nostro Paese di ridurre la durata del processo civile del 40% e del processo penale del 25% nei prossimi 5 anni. Tocca al governo allinearsi a queste direttive”: commenta Tullia Bevilacqua, segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna.
“Deve essere un campanello d’allarme sempre acceso anche la questione sicurezza e tutela delle imprese dell’Emilia-Romagna dalla penetrazione delle varie consorterie criminali e mafiose che danneggiano l’economia sana e alterano il mercato del lavoro e dei servizi”: aggiunge Tullia Bevilacqua.
“Così come non è da sottovalutare la tematica ambientale, con ilcambiamento climatico in atto.In Emilia-Romagna negli ultimi 10 anni sono aumentati gli eventi estremi, le alluvioni, le forti grandinate, gli smottamenti… Si stanno modificando rapidamente gli scenari di rischio e nei prossimi anni la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente. I danni ammontano a centinaia dimilioni di euro, si pensi al settore agricolo colpito duramente, ed è necessario per le pubbliche amministrazioni aggiornare ed adeguaregli strumenti da mettere in campo per arginare il problema”: aggiungeTullia Bevilacqua.
“Siamo nella situazione di dover programmare una nuova fase di tutela del territorio e di sviluppo produttivo che ci consenta di mantenere l’Emilia Romagna tra le regioni leader in Italia. Magari cogliendo le opportunità offerte dal Pnrr e comunque in un’ottica di rete fra i vari soggetti sociali e istituzionali. L’Ugl è pronto a fare la sua parte in ogni sede con spirito collaborativo e costruttivo, come sempre”: conclude il segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna.