Il contrasto all’illegalità nelle nostre valli vede impegnate molte forze del sistema di ordine e sicurezza pubblica. I risultati ottenuti si vedono ma la lotta a questi fenomeni di criminalità ambientale, ittica e alimentare è troppo impari per sentirsi al riparo dai danni che questi procurano al patrimonio pubblico e alla salute pubblica” Lo sottolinea Eugenio Fusignani, vicesindaco e assessore alla sicurezza nell’amministrazione comunale ravennate, riferendosi alle attività di contrasto in corso da parte delle forze dell’ordine per arginare il fenomeno della pesca abusiva.

“Occorre anche costruire un sistema normativo che faccia chiarezza sulla fruibilità degli ambienti e lo sfruttamento delle loro risorse che, come sappiamo, appartengono alla collettività” evidenzia Fusignani.

“In questo senso intanto vanno perseguite con rapidità le modifiche al regolamento per gli Usi Civici, ripristinando il principio che tali benefici sono determinati dal diritto dei ravennati di procurarsi il necessario quotidiano con modesti quantitativi di pescato che siano finalizzati al sostentamento della famiglia, e non per aspetti di carattere imprenditoriale o di sfruttamento indiscriminato del bene comune.

Il tavolo del CPOSP, coordinato dal Prefetto, è da tempo presente con attenzione e impegno fattivo su questi fenomeni, così come l’amministrazione comunale, attraverso la nostra Polizia Locale è stata impegnata più volte nelle azioni di contrasto.

Amministrazione che, proprio con l’ausilio delle competenze della Polizia Locale, sta valutando non solo le opportune modifiche alle normative regolamentari per l’utilizzo dei beni, ma anche e soprattutto tutte le possibili ipotesi di interventi tecnologici e strutturali per contrastare un fenomeno intollerabile, che rischia di togliere alla fruizione di tutti uno degli scenari più accattivanti dell’intero sistema ecologico del nord Adriatico”.