“La crescente trascuratezza del verde pubblico cittadino rappresenta una delle testimonianze più eclatanti della totale mancanza di attenzione di questa amministrazione comunale verso il nostro territorio.

Aree verdi un tempo rigogliose versano ora in uno stato di abbandono, con erba alta, cespugli incolti, alberi non potati e a volte persino rifiuti sparsi. Questa situazione non solo incide negativamente sul decoro urbano, ma solleva anche questioni legate alla sicurezza, alla salute pubblica e alla qualità della vita dei cittadini.

Parco Teodorico, Giardino Calderoni e Parco Walter Rossi sono diventati un simbolo di questo problema.

Negli ultimi anni ho comunicato il disservizio sfruttando tutti i canali disponibili: Consigli Territoriali, Comunichiamo Ravenna, contatti telefonici con Ufficio Verde Pubblico, incontri con Assessore.

Il risultato è sempre lo stesso mancano interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria con la conseguenza di problematiche legate al decoro urbano, Il degrado del verde pubblico peggiora l’aspetto della città, influenzando negativamente la percezione di Ravenna da parte di residenti e turisti.

Sicurezza: l’erba alta e la vegetazione incolta favoriscono la proliferazione di insetti e animali indesiderati, oltre a rendere meno sicure le aree verdi, limitando la visibilità e creando potenziali nascondigli.

Qualità della vita: le aree verdi dovrebbero essere luoghi di svago, relax e socializzazione. La loro trascuratezza ne impedisce la piena fruizione da parte della comunità.

La nuova amministrazione comunale guidata da La Pigna garantisce un impegno concreto e immediato per affrontare questa problematica. È necessario un piano di interventi efficace, una programmazione regolare della manutenzione del verde pubblico.

Serve, inoltre, una maggiore attenzione alle segnalazioni dei cittadini e la riqualificazione delle aree verdi più degradate.

Il verde pubblico è un patrimonio di tutti e la sua cura è un segno di civiltà.”

Maurizio Pacilio
Candidato La Pigna al Consiglio comunale