“Nelle dittature il silenzio aiuta la soppressione dei diritti umani”: gli studenti incontrano Rahmani e Noury

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In Iran un migliaio di persone vengono impiccate ogni anno, fra loro anche minorenni. Si è aperto con questo dato l’incontro alla biblioteca Classense fra il giornalista e attivista Taghi Rahmani, Riccardo Noury di Amnesty International Italia e gli studenti. “La forza del coraggio: diritti umani in Iran” il titolo dell’iniziativa ideata all’interno del Festival delle Culture. Presenti tre quinte del Liceo Artistico Nervi-Severini, gli studenti universitari di Cooperazione Internazionale del Campus di Ravenna e, in videocollegamento, gli studenti di Scienze Politiche del Campus di Forlì.
Tema centrale dell’incontro, aperto in realtà a tutta la cittadinanza, l’oppressione dei diritti umani in Iran, un paese dove oggi reato e peccato sono la stessa cosa e persone come Narges Mohammadi, moglie di Taghi Rahmani, sono imprigionate per aver fondato e gestito un movimento che si batte per l’abolizione della pena di morte.