Non si trova personale per la stagione estiva? Ecco i possibili motivi. In risposta al comunicato stampa del 26 Marzo u.s da parte di Confesercenti Ravenna, si vuole offrire la nostra modesta interpretazione circa la scarsa offerta/disponibilità di personale per la stagione estiva 2019.

Di seguito, si riepilogano le possibili cause: 1) Retribuzione non adeguata rispetto l’attività che si è chiamati ad espletare e l’impossibilità di raggiungere, anche con la piena occupazione nel settore così come offerto, sufficiente dignità e tranquillità; 2) Nessuna garanzia di una continuità lavorativa per tutta la stagione; 3) Nessuna indennità di disponibilità prevista nel CCNL di settore.

Esaminando gli importi riportati nel succitato comunicato stampa ed i relativi livelli, si evince che – benché non precisato – gli importi sono al “lordo delle trattenute di legge previsti”. Di conseguenza quello che veniva presentato come un salario sostanzioso, in realtà, si traduce in cifre nette orarie affatto allettanti. Infatti, l’importo mensile riportato nel comunicato pari ad euro 1.418,00 diviso per 190 (che è il divisore previsto per il CCNL – Stabilimenti Balneari), determina una paga oraria di euro 7,46 al lordo delle trattenute di legge, che al netto si riduce ad euro 5,74 orari. Se la retribuzione di un addetto alla spiaggia, come riportato, risulta di 1,328,00, sottoponendo la cifra allo stesso dividendo, la paga oraria al lordo delle trattenute di legge diviene pari a 6,98 che, al netto, scendono ad euro 5,37. Naturalmente, tali calcoli danno per scontato che il lavoratore lavori l’intero mese, per 44 ore settimanali come previsto dal CCNL di settore. Se poi, per assenze o per questioni climatiche non si lavora tutti i giorni, l’importo scenderebbe ancora. Inoltre, bisogna considerare che il contratto di lavoro non è quasi mai a tempo determinato da maggio a settembre ma, molto spesso, si tratta di “contratto a chiamata”, che prevede la disponibilità semi continua, ma la retribuzione solo a lavoro espletato. Inoltre, nel CCNL Stabilimenti Balneari non è prevista alcuna indennità di disponibilità per chi attende la chiamata a casa, come è previsto in alcuni altri contratti, che riconoscono un quantum per la fedeltà nell’attendere la chiamata. Non parliamo poi della formazione pre-assunzione per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, questa spesso si traduce nella sottoscrizione per presa visione della legge 81/08, e via. Da questa analisi è possibile ritenere che il problema della mancanza di personale debba quindi considerarsi originata a “monte” piuttosto che a “valle”. Finché non si adegueranno le retribuzioni contrattuali lavorative ad una vita dignitosa, si continuerà a seminare precariato. Tali problematiche verranno risolte se e quando entrerà in vigore il ddl “salario minimo” annunciato dal Governo Conte per volontà del M5S. Tale riforma andrà in piena sintonia con i principi sanciti dall’ Articolo 36 della Costituzione, prevedendo che la retribuzione oraria lorda applicabile a tutti i rapporti aventi per oggetto una prestazione lavorativa debba essere almeno pari a 9 euro lorde l’ora. Non si può continuare ad essere poveri pur lavorando a tempo pieno. Concludiamo consigliando di istituire un tavolo tecnico con le parti sociali preposte al fine di garantire dignità al lavoratore e al lavoro. Se non si rivedranno i criteri, anche quest’anno potremo attendere il consueto “bollettino di guerra” a fine stagione estiva.

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