foto di repertorio

Giuseppe Limantri, Responsabile per la Romagna del sindacato Federazione Lavoratori Metalmeccanici Uniti, risponde al comunicato di SGB Ravenna in merito alla vertenza all’interno dell’azienda Marcegaglia: 

“Riscontriamo i comunicati pubblicati dal sindacato SGB RAVENNA e del suo esecutivo in Emilia Romagna pubblicati sui vari social e nel loro sito.

In merito alla diffamazione ricevuta dal sopra citato sindacato, il quale ci ha definito sindacato di comodo, dei padroni, noi della FLMUNITI CUB, ci sentiamo tutt’altro, perché da anni, da molto tempo prima che la SGB arrivasse in Marcegaglia,  lottiamo per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.

Lottiamo per far si che il mercato degli appalti e di conseguenza dei sovra appalti venga mantenuto stabile dalle cooperative e dalla stesse aziende appaltatrici del territorio.

Abbiamo denunciato e presentato diverse vertenze alle diverse autorità competenti, contro lo sfruttamento delle lavoratici e dei lavoratori.

Talvolta rischiando anche i nostri posti di lavoro, in quanto quando applichiamo scioperi, lavoriamo su ciò che facciamo mettendoci la nostra faccia anche con i nostri colleghi perché per quanto ci riguarda siamo tutti lavoratori uguali.

Ci teniamo a sottolineare che non facciamo distinzione fra dipendenti diretti Marcegaglia o dipendenti di ditte esterne/cooperative.

Siamo attivi tutti i 365 giorni dell’anno per far rispettare i diritti dei lavoratori e delle lavoratici, e sopra tutto il diritto alla sicurezza sul posto di lavoro, obbligando qualsiasi datore a rispettare il testo unico articolo 81/2008 e tutti i suoi articoli e paragrafi.

Molto spesso ci troviamo a difendere colleghi iscritti ad altre sigle sindacali o non iscritti, ovviamente senza una obbligatorietà nell’iscrizione alla nostra sigla sindacale.

Diversamente da come pensa il sindacato SGB e senza alcun riscontro economico o di altra natura.

Noi il sindacato lo svolgiamo nel nostro tempo libero che portiamo via ai nostri familiari, svolgiamo attività sociali nel territorio indifferente dalla posizione economica/sociale.

Lo facciamo in silenzio, non andiamo alla ricerca di visibilità con articoli sui quotidiani diffamando il prossimo, per avere qualche iscritto in più.

Noi non facciamo come ci è stato imputato nessun tipo di favoritismo nei confronti di nessuno.

In merito all’incontro con il Gabinetto del prefetto con dirigenti sindacato SGB e dirigenti cooperativa Sovia, ci scusiamo con la Dottoressa del Gabinetto del Prefetto.

Vogliamo precisare che non eravamo a conoscenza di tale incontro, ci vogliamo scusare se per caso il comportamento dei responsabili della cooperativa Sovia, sia stato scorretto, presentando un nostro iscritto come rappresentante anche quando non è stato mai nominato come tale.

Sarà impegno dei nostri rappresentanti legali vedere se ci sono i presupposti per una denuncia nei confronti dei dirigenti SGB E SOVIA”.