Riceviamo e pubblichiamo la lettera ricevuta in redazione.

“Gentili Redazioni,

scrivo per segnalare un episodio avvenuto oggi nell’area dello Stadio Benelli di Ravenna, nella zona tra via San Mama – via Montelungo – via Punta Stilo, che ritengo meriti attenzione da parte dei media locali perché riguarda la sicurezza, la gestione dell’ordine pubblico e soprattutto l’accessibilità per residenti e persone con disabilità.

A partita ancora in corso, mi è stato impedito di rientrare a casa in via Montelungo passando da via San Mama, nonostante io sia residente e avessi a bordo mio figlio, in possesso di C.U.D.E. – Contrassegno Unico Disabili Europeo, che ho regolarmente esibito agli agenti.

Mi è stato riferito che, a causa di “sentori di nervosismo” e possibili tafferugli attesi all’uscita, era stata impartita la disposizione di non far transitare nessuno, nemmeno i residenti.

Sono stato quindi deviato verso la zona del parcheggio di piazza Brigata Pavia, ma anche lì le strade erano completamente transennate e non era possibile procedere. In quei minuti è arrivata anche un’ambulanza diretta in via Punta Stilo che, pur non sembrando in emergenza, non ha avuto il permesso di passare, fatto che mi ha lasciato molto perplesso e preoccupato.

Dopo vari tentativi sono tornato al blocco di via San Mama. Solo grazie all’intervento dell’ispettore di turno – che ha valutato la situazione e mi ha autorizzato verbalmente – mi è stato consentito di percorrere gli ultimi cento metri per raggiungere la mia abitazione.

Anche al successivo posto di blocco, però, ho riscontrato inizialmente resistenze, come se la disposizione fosse quella di non far passare nessuno a prescindere, nonostante l’esibizione del C.U.D.E. e il fatto che stessi semplicemente cercando di rientrare a casa.

Vorrei sottolineare che la zona è ricca di stalli di sosta per disabili e che episodi simili possono coinvolgere altri residenti con difficoltà motorie o famiglie che assistono persone fragili.

Comprendo pienamente le esigenze di sicurezza durante gli eventi sportivi, ma trovo molto grave che a un residente – e ancor più a una persona con disabilità – venga impedito il rientro nella propria abitazione mentre la partita è ancora in svolgimento.

Ancora più preoccupante è aver visto un mezzo sanitario bloccato senza un motivo chiaro: una situazione che, in caso di urgenza, potrebbe avere conseguenze molto serie.

Segnalo questo episodio nella speranza che la Redazione possa valutare l’opportunità di darne visibilità – anche solo con una breve nota – affinché si apri un confronto pubblico su una gestione della viabilità che, così com’è, rischia di penalizzare i cittadini più fragili.

Ringrazio per l’attenzione e resto a disposizione per eventuali chiarimenti.

Cordiali saluti,”


Nicola Di Modugno