“In provincia di Ravenna, a Porto Fuori, a est, al limitare del paese, si estendono campi, boschetti e orti. Ci sono due laghi artificiali nei quali nuotano i cigni. C’è una vecchia casa colonica in abbandono il cui giardino “incolto” è diventato una zona ricca di biodiversità e ospita una colonia felina. C’è una pineta, macchia di verde che ombreggia e riposa lo sguardo di chi la osserva e porta odore di resina. Gli orti degli anziani punteggiano il paesaggio, alberi da frutto, piante, piccole oasi di pace e lavoro. Questo paesaggio di campagna, gli uccelli che cantano, i grilli nelle sere d’estate, i nidi, le tane, le rane nei fossi,  tutto questo polmone verde, un paesaggio identificativo della nostra Romagna rurale, sta per essere distrutto. Da cosa? Da una “bretella”, una strada, un nastro di asfalto che dovrebbe collegare la nuova zona residenziale di Porto Fuori alla Classicana. Per costruirla decine e decine di alberi e di orti verrebbero abbattuti creando di fatto un panorama lunare, polveri sottili, rumore, smog, terra arida e cemento, nessun albero ad ombreggiare, a donare aria pulita e frescura in queste estati rese sempre più torride dal cambiamento climatico.

Perché le amministrazioni comunali sono così cieche rispetto alla tutela dell’ambiente e del paesaggio? Perché si continua a fare affari con l’industria del cemento e dell’immobiliare?

Noi cittadine e cittadini di Porto Fuori ci chiediamo i perché di questa scelta scellerata che calpesta la volontà degli stessi cittadini che questa opera inutile non la vogliono.

Non la vogliamo sui nostri terreni ma nemmeno altrove, di questi tempi ogni albero è amico, ogni centimetro quadrato di cemento, nemico. Strade, centri commerciali, parcheggi, sono davvero utili alla comunità? O forse sono utili solamente a chi si spartisce le fette di questa torta?  Anziché usare il denaro per progetti lungimiranti e realmente di “pubblica utilità” come parchi, piste ciclabili, luoghi di aggregazione per le famiglie, si continua a spendere per queste opere inutili e dannose per la salute dell’ambiente e di conseguenza per la nostra!

Anziché disincentivare l’uso delle automobili si continuano a costruire nuove strade, svincoli, sottopassi, in modo che sempre più camion e macchine possano circolare. Dove andremo quando anche l’ultimo campo di Romagna sarà stato cancellato? Quale aria respireremo? Quali paesaggi guarderanno i cittadini del futuro?

I filosofi della Grecia classica parlavano di “vita buona”, la vita è buona quando il cittadino può vivere bene dentro la società. Quale vita buona possiamo aspettarci noi uomini e donne moderni se le nostre voci non sono ascoltate, se i nostri terreni sono espropriati, gli alberi che ci danno ossigeno abbattuti, i paesaggi della nostra infanzia cancellati dalle ruspe? Crescere e vivere nella bellezza è fondamentale. Chi vede bellezza ha bei pensieri, i bei pensieri diventano belle parole e le belle parole diventano buone azioni. Noi siamo pronti a difendere la bellezza.  Il Partito Democratico, che sui suoi cartelloni elettorali scrive “Aria pulita e non veleni”, ci crede davvero o è solo uno slogan elettorale buono per prendere voti?

Chiediamo al Comune di Ravenna di fermare questo progetto ecocida adesso!”

Comitato cittadino “Io dico NO bretella”