“Da un lato il Comune di Ravenna continua a mostrarsi reticente nell’imputare ai gestori i danni rilevati, dall’altro – nonostante ciò – pare intenzionato a concedere direttamente agli stessi l’area esterna. Per queste ragioni, nei giorni scorsi ho inviato una diffida formale alla Dirigente competente e, per conoscenza, al Sindaco Barattoni.
Dall’esito di un accesso agli atti richiesto dal gruppo consiliare La Pigna è infatti emerso che, anziché procedere alla quantificazione e all’addebito ai gestori dei danni non imputabili all’incendio presenti nell’immobile e nell’area esterna di via Chiavica Romea, la Giunta Barattoni intende assegnare loro l’area senza alcuna gara pubblica.
Tale orientamento risulta confermato dalla comunicazione del 14 agosto 2025, con cui la Dirigente dell’area Infanzia, Istruzione e Giovani del Comune di Ravenna ha chiesto al CSA Spartaco di presentare un progetto finalizzato all’assegnazione diretta dell’area esterna. Una richiesta inaccettabile, giustificata con la motivazione pretestuosa della necessità di “tenere vivo” il luogo.
Si tratta di un atto illegittimo, rivolto proprio a coloro che, in quanto titolari della convenzione, sono responsabili del degrado dell’area esterna. Lo dimostrano i lavori di bonifica, pulizia, rimozione e smaltimento dei rifiuti avvenuti nelle scorse settimane, richiesti con forza dal nostro gruppo consiliare. Spese che devono essere obbligatoriamente addebitate e riscosse dai firmatari della convenzione, pena un evidente danno erariale.
L’assegnazione dell’area deve avvenire esclusivamente tramite bando pubblico, aperto ad associazioni ed enti senza scopo di lucro regolarmente iscritti al RUNTS o ad altri registri pubblici.
A ciò si aggiunge la questione della riconsegna delle chiavi dell’immobile: questa è stata richiesta dal Comune solo il giorno successivo alla nostra sollecitazione, nonostante la convenzione fosse scaduta e la struttura dichiarata inagibile. La richiesta di rilascio delle chiavi, anch’essa datata 14 agosto 2025, prevede che la consegna avvenga entro 15 giorni.
Perché – ci chiediamo – è stato concesso tutto questo tempo, a fronte di una struttura non agibile e con convenzione scaduta? Le chiavi sono state effettivamente riconsegnate? È stato redatto, come richiesto da La Pigna, l’apposito verbale di consegna?
Domande alle quali il Comune ha il dovere di dare risposte chiare e trasparenti.”
Veronica Verlicchi
Capogruppo La Pigna – Città, Forese, Lidi

























































