Ad Errano già da alcuni anni si sta procedendo all’abbattimento di esemplari di pini domestici monumentali sottoposti a vincolo, le cui condizioni di salute e stabilità costituiscono un rischio per la sicurezza degli utenti della provinciale brisighellese; si ricorda comunque che non molti anni fa si procedeva a potature mirate e ad ancoraggi seguiti dalla Soprintendenza” evidenzia Italia Nostra.

Recente è la notizia dell’abbattimento di altri sei esemplari, quindi dell’ulteriore mutilazione di un paesaggio la cui qualità impone in ogni caso la continuità della loro storia in rapporto anche alla monumentale prospettiva di Errano, quindi all’identità del luogo”.

Per l’associazione: “Si dovrebbe ricordare un’ennesima volta che cause e inizi dei danni furono quelli provocati dalla pista ciclabile, realizzata impropriamente lungo questo lato della strada e a ridosso dei pini, e in ogni caso il divieto di asfaltatura della stessa proprio per non pregiudicare l’apparato radicale, e che al contrario è stata invece realizzata con conseguenti sbancamenti di terra e costruzione di muretti in cemento.

Nella speranza della correttezza della scelta, di cui si assumono la totale responsabilità i tecnici, si sottolinea l’indifferibilità di un piano di recupero paesaggistico imposto dalle ragioni della tutela e dall’integrità dell’area vincolata; si ricorda in proposito che il Parco di Villa Case Grandi fu sottoposto a vincolo paesaggistico decretato ai sensi della legge 1497/39 vincolo 1953.03.28”.

Italia Nostra chiede quindi al Comune di Faenza: “La redazione in tempi brevi e la presentazione pubblica di un progetto di piantumazione di nuovi esemplari arborei con una tempistica certa, in rispetto a quanto già da tempo richiesto dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio”.