“La lotta agli eco-reati e ai comportamenti illeciti in materia di rifiuti è una priorità per il MoVimento 5 Stelle quanto per tutta la coalizione, lo stiamo dimostrando nei fatti con questa proposta articolata e condivisa anche da alcune forze di opposizione” afferma il consigliere capogruppo Giancarlo Schiano.

Martedì scorso in Consiglio Comunale si è parlato di Eco-reati e la maggioranza ha trovato una possibile soluzione di partenza comune per inchiodare i colpevoli, condivisa anche da alcune minoranze di opposizione.

Il salto di qualità avverrà non solo con il posizionamento delle foto trappole ma anche con l’educazione civica: “un punto che abbiamo aggiunto affinché la giunta e il Comune si impegni all’istituzione di alcune giornate dedicate per sensibilizzare i giovani a questa problematica di carattere civile, in tutte le scuole di ogni ordine e grado” aggiunge il consigliere penta stellato.

Il MoVimento 5 Stelle a Ravenna ha contribuito ad una maggiore articolazione che andasse a toccare tutti i punti nevralgici della proposta, del resto i pentastellati hanno già usato queste tecnologie per la lotta agli eco-reati.

La riprova della loro efficacia si ebbe a Roma nel 2020 con Virginia Raggi quando, a consuntivo, il Nucleo ambiente e decoro (Nad) della Polizia locale è riuscito ad elevare circa 2.400 sanzionati, che corrispondono a circa 300 mila euro.

“Ravenna non è certo una città metropolitana” continua il capogruppo Giancarlo Schiano “ma dando ascolto alle richieste dei cittadini, posizionando le fototrappole nelle così dette “zone calde” della città, educando i giovani a non commettere questi eco-reati sarà indubbia la loro efficacia e visti i risultati ottenuti altrove sottoscriviamo quanto abbiamo proposto con la maggioranza.”

Il consigliere pentastellato conclude dicendo: “l’utilizzo di queste tecnologie è la base per identificare e perseguire tanto i singoli e quanto le organizzazioni ma non dimentichiamoci che non tutti i reati sono riconducibili a singoli atti sporadici, talvolta sono state identificate vere e proprie organizzazioni che hanno buttato diversi tipi di materiali nei cassonetti domestici o in aree verdi “.