In un Palazzo dei congressi gremito, Beppe Bergomi, Katia Serra e Manuel Nocciolini hanno raccontato le loro ricette per non finire tra i “Talenti Perduti”

 E’ servito tutto il palazzo dei congressi per ospitare la folla che è venuta ad assistere alla terza edizione dell’evento “Non è un pallone per vecchi”, l’incontro a tema che annualmente viene organizzato dall’Associazione Ravenna FC.

Davanti a più di 300 persone, tra cui prima squadra del Ravenna FC, Academy e Women, ci si è confrontati sul tema dei Talenti Perduti. La serata, moderata magistralmente da Riccardo Romani, giornalista e scrittore, ha visto la presenza di tre ospiti d’eccezione: Manuel Nocciolini, bomber giallorosso, Katia Serra ex calciatrice, ora commentatrice televisiva e dirigente sportiva, ed infine Beppe Bergomi, campione del mondo 82, bandiera dell’Inter, attualmente opinionista Sky.

Il tema, di grande attualità quello della gestione del talento, un confronto con chi come “lo Zio” quel talento ha saputo coltivarlo nel modo giusto, riuscendo dopo un mondiale vinto a 18 anni a rimanere con i piedi per terra. Un talento che per Katia Serra è stato sempre uno sprone ad andare avanti nonostante gli infortuni Le mettessero i bastoni tra le ruote. Un talento che non basta per arrivare se non abbinato al duro lavoro come raccontato da Nocciolini.

A contorno tanti contenuti di grande ispirazione per i presenti, intervenuti anche con domande, che ci hanno fatto scoprire che il giocatore più difficile da marcare è stato Van Baster, ma il più forte Maradona per Bergomi, o una bella analisi sullo stato del calcio femminile in Italia, sempre più in rampa di lancio a pochi mesi dai mondiali di Francia.

Per l’occasione il Premio, un pallone di mosaico progettato e realizzato dallo studio Koko, è stato assegnato a Beppe Bergomi, per “svolgere un autorevole ruolo di divulgatore, con pacatezza e responsabilità specie nei confronti dei giovani che si affacciano per la prima volta al grande calcio, ragazzi sovente vittime degli isterismi di commentatori ben meno preparati”.

Sul tema dei valori si è concentrato anche Alessandro Brunelli, presidente di Ravenna FC che ha presentato una interessante iniziativa rivolta al settore giovanile, all’interno del quale verrà premiato da Macron (sponsor tecnico dei giallorossi ndr) un ragazzo che si sarà distinto per l’avere assimilato valori quali l’impegno, il rispetto, il rendimento scolastico. La novità è che saranno proprio i piccoli atleti a valutare i propri compagni attraverso un questionario. Un altro modo di responsabilizzare questi ragazzi, perché si sa: solo con il talento il rischio è di perdersi.