Il 2 aprile, la Giornata mondiale per la consapevolezza sull’Autismo, arriva in un momento difficile per le famiglie. Alla carenza dei servizi, infatti, si è aggiunta la difficoltà dei genitori di conciliare il tempo di lavoro con la cura dei congiunti. Sempre meno nuclei hanno la possibilità di dedicare una figura unicamente al ruolo di caregiver, il quale, dal canto suo, non può contare su una rete di sostegno per far fronte all’impegno fisico e psicologico a cui è chiamato. Nel frattempo le diagnosi aumentano, ma i servizi sono ancora troppo pochi. E con l’avvento della maggiore età, si riducono.
























































