RAVENNA SICURA? Ma anche NO. Venerdi scorso a Marina di Ravenna sono stati colti in flagrante due magrebini intenti a passarsi il tempo in mezzo agli ombrelloni dei turisti rubacchiando qua e la. Uno dei due ha pure sferrato calci agli agenti intervenuti su segnalazione dei bagnanti. E’ notizia di oggi, 10 agosto 2021, che forse per passare con qualche soldino la notte di San Lorenzo, alcuni malviventi hanno tentato una rapina all’ufficio postale di via Montone Abbandonato. Questo alle ore 13,00, in piena attività dell’esercizio con clienti e dipendenti presenti, alcuni dei quali immobilizzati con fascette al polso. La rapina non è andata a buon fine ma il terrore è stato tanto. La frequenza degli episodi delinquenziali è preoccupante. Non è pensabile di non poter fare un bagno al mare in tranquillità perché il balordo è li, e non solo ti prende i soldi ma anche i documenti, con tutto quello che ne consegue. Per non parlare di dover rischiare mentre ti rechi in un ordinario ufficio postale per una normale commissione. Noi di Ravenna s’è desta raccogliamo quotidianamente le lamentele e le preoccupazioni dei ravennati: è ora di restituire ai cittadini “una percezione di sicurezza adeguata ad una città come la nostra”. Ravenna s’è Desta a sostegno di Veronica Verlicchi Sindaco, ha indicatodiversi punti in merito alla gestione “sicurezza” con estensione della videosorveglianza, dei controlli, espulsione senza remore dei soggetti pericolosi, monitoraggio delle zone di spaccio, coinvolgimento della vigilanza privata, e altro ancora. Fondamentale dare strumenti adeguati alle FFOO, teaser innanzitutto. Allo studio anche un progetto di “sentinelle della sicurezza”, ovvero coinvolgimento di cittadini volontari motivati dal desiderio di far rivivere la propria città, e che non avranno compiti di intervento diretto ma di segnalazione di eventuali reati per un pronto intervento delle Forze di Polizia.

E’ chiaro che una guida ideologizzata a sinistra non potrà mai affrontare in maniera decisa e convinta una situazione delinquenziale.

Quanto dovremo sopportare ancora? Ottobre è vicino e l’occasione per cambiare non deve sfuggire.