Amara sorpresa per la nostra lista e per i disabili che frequentano il Centro Socio occupazionale “L’Inchiostro”.
Ancora una volta gabbati da un’Amministrazione che fa gran proclami di “sensibilità” ai problemi dell’handicap ma, di fatto…Bene, era sabato 15 novembre 2008 ore 10, quando il sindaco in carica Angelo Antonellini e l’assessore Michele Babini (ora presidente della cooperativa Il Cerchio), inaugurarono la nuova sede del Centro socio occupazionale presso la casa donata dalla signora Anna Argelli “Casa dei due Luigi”.
La casa confina con la costruzione che per anni ha ospitato l’ufficio di collocamento (allora bene del demanio) e già nel 2008, l’Assessore prospettò di ampliare il Centro collegando le due strutture. Sono passati anni tra burocrazia e scarso impegno dell’Amministrazione Comunale e i miei solleciti e rimbrotti per sdemanializzare l’ex ufficio di collocamento. Quando ciò è avvenuto, la nuova Amministrazione eletta nel 2019 è partita per realizzare finalmente l’ampliamento.
L’Assessore alle politiche sociali e associazionismo m’invitò a vedere internamente la struttura unitamente all’educatrice del Centro socio occupazionale e ai tecnici del Comune per valutare i locali e quali opere fossero necessarie. Fatto il sopralluogo i tecnici dovevano elaborare il progetto e ci fu l’assicurazione che entro il 2021 sarebbero iniziati i lavori tanto che, nel bilancio di previsione 2021, furono messi a bilancio 135.000 euro per la ristrutturazione. Or bene, arrivata la documentazione per la delibera “Approvazione dello stato di attuazione dei programmi”, con indignazione, scopro che per l’ex ufficio di collocamento lo stato di attuazione al 30/06/2021è il seguente: “La progettazione è in fase di studio”!
Chieste delucidazioni, scopro che nemmeno per il 2021 inizieranno i lavori, rimandati a chissà quando! La Giunta ha preferito investire la somma per alcuni lavori presso l’edificio scolastico. Nulla da eccepire sull’importanza della scuola, sulla necessità che alunni, insegnanti e personale tutto della scuola si trovino a lavorare in un ambiente idoneo, ma questi lavori non erano preventivati in questo esercizio e non ricadono nelle emergenze. Il tutto nel massimo silenzio della serie ”noi siamo la maggioranza e facciamo quel che ci pare”. Penso che per onestà intellettuale, come sono stata coinvolta per i lavori all’edificio da ristrutturare, un incontro o una telefonata di pochi minuti per essere informata di quel che stava accadendo fosse doveroso.
Evidentemente la nostra Giunta pensa o spera che io voti le delibere in Consiglio Comunale senza leggerle e senza sapere cosa voto! Ma la vera beffa ai disabili non finisce qui, la Giunta ha trovato ben 95.000 euro per un intervento definito dalla stessa” Oramai non si può più rimandare”….mettere i piloni che automaticamente si alzano e si abbassano per chiudere piazza Gramsci nei momenti in cui l’area è trasformata in ZTL (il vicino comune di Fusignano che anni fa li aveva adottati ha dovuto rimuoverli dalla disperazione)! In sostanza per i tre mesi estivi e nelle rare occasioni di eventi, perché non c’è più nessuno che passi a chiudere e ad aprire gli attuali cancelli! Sono più importanti i piloni per chiudere una piazza pressoché inutilizzata del Centro frequentato dai disabili.
I ragazzi con problemi di disabilità che frequentano il Centro socio occupazionale in questo tempo di pandemia, sono costretti a frequentarlo a turni per via degli spazi ristretti con ripercussioni importanti sulla loro autonomia e mettendo in ulteriori difficoltà le famiglie. “L’Inchiostro” era il fiore all’occhiello della nostra Amministrazione che comunque ne passò la gestione all’ASP .
Il Comitato Cittadino per l’Handicap di Alfonsine l’ha “ adottato” e con le proprie risorse derivanti dal lavoro di tanti volontari, acquista materiale educativo e la strumentazione tecnologica per la didattica a distanza come PC, Tablet e molto altro. L’espressione della mia indignazione ha come sempre sollevato il solito piagnucolio: la Giunta è sensibile ai problemi dell’handicap! Come accaduto altre volte, ho risposto che i disabili e le loro famiglie hanno necessità di aiuti concreti e non di sterili proclami. Purtroppo si sa, i disabili contano poco, smuovono pochi voti alle elezioni quindi: che importa se sono 13 anni che ad Alfonsine attendono un ampliamento promesso e regolarmente sono pugnalati alle spalle.