Fratelli d’Italia ha presentato in Regione Emilia-Romagna un progetto di legge per vietare l’occultamento del volto nei luoghi pubblici, facendo riferimento in particolare alla tradizione islamica.

La proposta, che ricalca un analogo disegno di legge nazionale, è stata illustrata dal capogruppo alla Camera, Galeazzo Bignami, dalla capogruppo regionale, Marta Evangelisti e dal consigliere Ferdinando Pulitanò, e interviene sulle leggi regionali 24/2003 e 6/2014 in materia di sicurezza e parità di genere.
All’incontro era presente anche il senatore meloniano Marco Lisei.
Il testo mira a rendere sempre identificabile chi accede a uffici, servizi e luoghi pubblici di competenza regionale.

“È una norma di buon senso — spiegano gli esponenti di FdI — che rafforza la sicurezza e tutela la dignità della donna”. La misura include il divieto di indossare burqa e niqab e attribuisce alla polizia locale il compito di verificare il rispetto della norma. “Coprire il volto di una donna significa negarne identità e libertà”, afferma Evangelisti.
Il progetto, che si inserisce nel solco della proposta nazionale di FdI contro il fondamentalismo religioso, prevede modifiche alla disciplina della polizia amministrativa locale e alla legge sulla parità. “Oggi ci sono le condizioni per intervenire — sottolinea Bignami — e dotare le forze di prossimità degli strumenti necessari. Confidiamo in una risposta positiva della Regione: sarebbe una scelta di buon senso, ma la sinistra non finisce mai di stupirci”, rincara la dose.
Evangelisti definisce il testo “aperto a integrazioni ed emendamenti” anche da parte della maggioranza, che tuttavia ha già espresso perplessità sul tema, e richiama casi segnalati nelle scuole e negli enti pubblici. “Vogliamo un quadro chiaro, che garantisca sicurezza, riconoscibilità e libertà personale”, conclude.

(ANSA)