Il Gran Premio del Belgio, sul veloce circuito di Spa-Francorchamps, ha definitivamente stabilito che al momento l’Alpha Tauri è la miglior auto italiana in corsa nel Mondiale di Formula 1. Nella giornata che ha messo in luce tutte le pecche del progetto Ferrari, le monoposto di Faenza hanno surclassato le Rosse, portando Pierre Gasly, autore di una gara solida e sempre all’attacco, ad essere votato dagli spettatori come miglior pilota della corsa. Il francese è stato autore di moltissimi sorpassi, in particolare nella prima fase della gara e dopo l’ingresso della safety car che ne ha compromesso la prestazione. Purtroppo infatti alla fine l’Alpha Tauri è riuscita a far registrare solo un ottavo e un undicesimo posto e quindi solo 3 punti utili per il campionato. Una prestazione comunque positiva che fa ben sperare i tifosi in vista dell’appuntamento di Monza. 

“Il sorpasso su Perez è stato particolarmente intenso, ma molto divertente” ha commentato con i giornalisti Gasly “Eravamo consapevoli che l’uscita di una safety car tra l’inizio della gara e il 20° giro avrebbe compromesso la nostra gara e sfortunatamente è successo, dando ai nostri avversari un pit-stop di vantaggio su di noi. Non ci siamo arresi, perché avevamo una grande macchina e un buon ritmo, così ho spinto più che potevo. Dopo la nostra sosta, siamo tornati in pista quasi per ultimi ma mi sono divertito a rimontare fino all’ottavo posto, è stato semplicemente fantastico! Penso che l’intervento della Safety Car ci sia costato un potenziale quinto posto, abbiamo perso una ventina di secondi e alla fine ho tagliato il traguardo sette secondi dietro Ocon, che ha terminato quinto. Eravamo davanti a una grande sfida e siamo riusciti a recuperare, penso che possiamo esserne felici. È bello esser stato nominato Driver of the Day, quindi grazie a tutte le persone che hanno votato per me: proverò a ripetermi ancora nelle prossime settimane!”.

Il Team Principal Franz Tost ha quindi spiegato la strategia adottata dalla scuderia: “Daniil e Pierre si sono qualificati rispettivamente in P11 e P12, buone posizioni che consentono di decidere con quali gomme iniziare la gara. Abbiamo quindi scelto di differenziare la strategia. Daniil è partito con le Prime, mentre Pierre con le gomme Base. Entrambi hanno iniziato bene la gara. Pierre ha subito cominciato a sorpassare le vetture davanti, portandosi in P8. Daniil era due posizioni più indietro quando è intervenuta la Safety Car, a causa dell’incidente di Giovinazzi. Così, abbiamo deciso di fermare Daniil e lasciare Pierre in pista con la gomma Base, poiché per la strategia era ancora presto per fermarlo. Pierre ha fatto un ottimo lavoro, difendendo la sua posizione fino a quando – più avanti – altri piloti sono riusciti a passarlo grazie a gomme più fresche. Così lo abbiamo richiamato ai box per montare le Prime al giro 26. Da lì ha dato il via a una rimonta per chiudere il gap da quelli davanti ed è riuscito a superare Haas, Ferrari e Racing Point, chiudendo così ottavo. È stata una grande gara la sua e senza la safety car, la strategia sarebbe stata ancora più efficace e avrebbe potuto conquistare una posizione migliore in classifica. Come molti altri piloti, Daniil ha sofferto con le gomme a fine gara e quindi ha chiuso in P11, fuori dai punti. Adesso non vediamo l’ora di affrontare la nostra prima delle tre gare di casa, in Italia: è sempre bello tornare a Monza, dove abbiamo ottimi ricordi”.