“Un risultato che mi soddisfa anche se solo parzialmente. La lista Lega per Ancisi sindaco è andata bene con due candidati eletti, la Lega è il terzo partito a Ravenna.
I dati positivi, dunque, non mancano e mi gratificano. Ma valuto anche alcuni problemi di fondo.
Il primo riguarda il panorama politico/amministrativo generale: a Ravenna non si interrompe da decenni il dominio del Pd (prima con altre sigle, ma il concetto non cambia) che si è ramificato ovunque tanto da bloccare, nei fatti, una sana alternanza democratica e da impedire una competizione ad armi pari.
Un altro problema è la carenza di risorse da investire in una campagna elettorale capillare. Poi, non ultima questione, la disaffezione alle urne di troppi elettori a volte difficile da comprendere.
Nell’ultimo quinquennio i nodi di politiche locali sbagliate sono venuti al pettine. Nel ravennate sono emersi molti e argomentati motivi di scontento. Penso al tema sicurezza ormai allo sbando, penso alla carenza infrastrutturale vecchia di decenni (difficile e costoso oggi superare il gap), penso ai ‘lidi’ e alla collegata ‘miniera d’oro’ del turismo senza guida e progetti di largo respiro, penso a una città dalle grandi potenzialità ingrigita in un tran tran di basso cabotaggio.
Con un’amministrazione fotocopia di quelle precedenti, a guida Pd, non c’è alcuna speranza di nuovo slancio. La maggioranza dei ravennati andati a votare ha comunque deciso così, se ne assumerà la responsabilità. Per quanto riguarda la Lega, ringrazio il candidato sindaco Alvaro Ancisi che si è speso con grande capacità, i candidati leghisti, i nostri militanti e i nostri simpatizzanti per il contributo prezioso in termini di tempo e di attività che, come detto, ha dato buoni risultati.
Da oggi garantiamo ai nostri elettori una presenza attenta sul territorio, un’opera di vigilanza senza sconti sull’amministrazione a cui sottoporremo comunque le nostre proposte vincenti”.
Così in una nota il deputato Jacopo Morrone, segretario Lega Romagna.