Faenza Cresce, la nuova formazione politica nata dall’esperienza di Faenza 40 20 e di La Tua Faenza, focalizza, come uno dei temi principali della prossima amministrazione, la scuola. La richiesta di Faenza Cresce alla coalizione di centrosinistra è di pensare ad un assessorato unico per scuola, formazione e lavoro.

“Il prossimo settembre – spiega Cavallari, presidente di Faenza Cresce, vicepresidente di Faventia Sales, ingegnere e docente – sarà un mese cruciale soprattutto per il mondo della scuola, che andrà supportato e sostenuto, anche nel futuro”.

La scuola pubblica, statale e paritaria, ognuna con le sue peculiarità e punti di forza, deve essere la prima destinataria dell’attenzione della futura amministrazione.

Cruciale sarà promuovere e agevolare la capacità del sistema scuola di mettersi in rete anche con il mondo della formazione e della riqualificazione professionale, in modo che il progetto di città abbia cura che ogni persona possa sviluppare a pieno le proprie capacità per poter essere protagonista della costruzione della Faenza futura”.

“Un luogo, quindi, dove formarsi ad ogni età della vita – spiega Cavallari – partendo dall’asilo nido fino alla formazione universitaria e post universitaria cercando di aumentare l’offerta formativa in modo che dialoghi e risponda velocemente alle richieste che provengono e proverranno dal mondo del lavoro.

Faenza Cresce propone che la nuova amministrazione comunale si modelli su questa esigenza, prevedendo un assessorato unitario per scuola, formazione professionale e lavoro, e che, accorpando determinate deleghe, stipuli alleanze virtuose nel tessuto della città.

Abbassamento delle rette degli asilo nido, ampliamento dell’offerta di centri ricreativi, implementazione dei centri educativi pomeridiani sono, infatti, parte dell’ampia proposta di connessione fra scuola e lavoro che significa innanzitutto sostegno alle famiglie, sostegno alla natalità e attenzione alla maternità.

Anche la scuola e l’università devono tornare ad essere vere e proprie comunità educanti e non solo luoghi di istruzione. Dobbiamo sviluppare e favorire l’inserimento curriculare di metodologie innovative di insegnamento come la flipped classroom, la classe rovesciata, dove il docente, il giorno prima delle sue lezioni, manda via mail agli studenti la sintesi di quello che andrà a trattare. Il giorno dopo saranno gli studenti stessi a ripercorrere la lezione dove il docente sarà solo un facilitatore, rispondendo alle domande, affrontando dubbi e ampliando la ricerca in modo da creare una vera educazione comunitaria.

Affinché il sistema scuola sia poi volano per un percorso professionale valido e efficiente dobbiamo, inoltre, parlare di convergenza scuola-lavoro. La scuola e il lavoro devono convergere, non devono essere in alternativa, e la futura amministrazione deve esserne attore di raccordo costante.

Faenza Cresce – conclude Cavallari – vuole collaborare a rappresentare i cittadini di Faenza con un approccio razionale, senza pregiudizi ideologici, che, per esempio, ad oggi stanno attraversando alcune parti del governo costringendo alla chiusura di 82 istituti paritari (in prevalenza nidi e materne) creando, nei fatti, un abbassamento dell’offerta nei servizi per le famiglie. Problematica, quest’ultima che non vorremmo si replicasse a Faenza dove la tutela del diritto allo studio e la sussidiarietà sono sempre stati un valore fondante della nostra comunità”.