Una coltivazione di ocra a San Mamante per utilizzare l’agricoltura come sistema di integrazione

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Una piantagione di ocra, meglio conosciuta come gombo, pianta originaria dell’Africa tropicale, nelle colline di San Mamante. 920 piante coltivate dall’associazione Intercoltura. Tre socie: Lara Rondinini, Lucia Casadio e Giorgia Cavallaro e una decina di volontari. L’obiettivo di importarla anche alle nostre latitudini. I suoi frutti infatti sono molto usati nella cucina dei Paesi Balcanici, dell’Est Europa e del Nord Africa, nella cucina indiana, rumena, giapponese e sudamericana e sono quindi molto richiesti da tutte quelle famiglie che si sono trasferite nel territorio ravennate. L’idea è di trasformare il gombo in una coltivazione dei nostri terreni, agevolando al contempo uno scambio culturale e favorendo l’ingresso nel mondo del lavoro di persone straniere.