E’ stato inaugurato questa mattina il murales dello street artist Davide D’Angelo, 35 anni, di Ascoli Piceno, in arte Urka, all’opera per due giorni sul muro della palestra del liceo scientifico che nella scorsa primavera era stato imbrattato con una scritta discriminatoria rivolta al dirigente Gianluca Dradi.

L’opera artistica che ne ha preso il posto è nata da un progetto promosso dal liceo scientifico Oriani, dall’assessorato alla Pubblica istruzione del Comune e dalla Provincia, in collaborazione con l’Università di Bologna, attraverso una chiamata pubblica vinta, appunto, da Davide D’Angelo.

All’inaugurazione sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco Michele de Pascale, il dirigente del liceo Oriani Gianluca Dradi, l’assessora all’Istruzione Ouidad Bakkali e il direttore dell’Ufficio scolastico territoriale Agostina Melucci.

“Chiudiamo in questo modo – ha detto il dirigente scolastico Dradi – una vicenda nata dall’ intenzione di offendere, che invece si è trasformata in un’opportunità di riflessione e di crescita grazie alla reazione della comunità scolastica ma anche dell’intera città a cui mi sento orgoglioso di appartenere”.

Il preside ha quindi letto la lettera pervenuta dal Ministro dell’Istruzione, università e ricerca, Lorenzo Fioramonti, che ha voluto esprimere la propria vicinanza e soddisfazione dal momento che la vicenda aveva avuto un rilievo nazionale.

“L’opera d’arte cancella una scritta che voleva essere offensiva – ha affermato il sindaco de Pascale – e nasce da una grande collaborazione con l’intenzione di lanciare un messaggio chiarissimo che è quello di imparare il valore universale dell’amore per non assuefarsi mai alle forme di discriminazione e alla violenza che spesso ci circondano”.

“Aprire l’anno scolastico con questa inaugurazione – ha continuato il direttore dell’ufficio scolastico territoriale Melucci – è un bel modo di iniziare riaffermando il valore delle virtù civiche e la forza della scuola come luogo di pensiero e di educazione al rispetto, all’accoglienza, all’avere riguardo di se stessi e degli altri”.

“Ho ascoltato con piacere i vostri interventi – ha detto infine l’artista D’Angelo – che testimoniano quanto il tema sia sentito dalla comunità e quanto sia importante il suo valore. Ringrazio tutti per avermi dato modo di esprimermi su un tema delicato che ho cercato di rendere nella maniera più universale possibile”.

Il tema del murales, legato al superamento dell’omofobia e di ogni forma di discriminazione, è stato individuato e scelto dagli studenti del liceo: rappresenta un matitone con i colori dell’arcobaleno su cui campeggia la scritta “La cosa più grande che imparerai è amare ed essere riamato”.

La proposta di Urka si è classificata prima tra quelle provenienti da 18 concorrenti, di cui uno russo. La scelta del vincitore è stata frutto dell’opinione della maggioranza degli studenti del liceo – in 470 hanno partecipato a un sondaggio esplorativo a loro riservato – e della valutazione espressa dalla giuria di esperti composta dallo stesso dirigente Dradi, dalla professoressa Maria Luisa Martinez, dall’ingegnere Marco Conti della Provincia, dalla responsabile dell’unità organizzativa Qualificazione e Politiche giovanili del Comune Valeria Mazzesi e dal professor Luca Ciancabilla, docente di storia dell’arte dell’Università di Bologna.

Il vincitore si è aggiudicato un premio di 1000 euro da parte del Comune oltre a ricevere il sostegno delle spese per la realizzazione del murales e per l’alloggio.