Bene il bilancio del 2019 con un aumento del valore della produzione del 3,4%. Sul 2020 regna l’incertezza

Dopo quelle delle associate è stata la volta anche dell’assemblea di bilancio del Consorzio Solco Ravenna, la compagine che conta 16 cooperative sociali operanti nei territori di Ravenna, Ferrara e Rimini.

Il Consorzio ha chiuso il 2019 con un valore della produzione di oltre 37 milioni e 300mila euro, in aumento del 3,4% rispetto all’anno precedente, lavorando in particolare al consolidamento e ampliamento della propria rete. «La rete, con le nostre associate e con gli attori del welfare del territorio è la condizione necessaria e prioritaria del nostro lavoro, dalle fasi di progettazione fino a quelle degli interventi in campo educativo, sociale e sanitario – ha sottolineato il presidente del Consorzio Solco Ravenna Antonio Buzzi -».

Tra gli eventi del 2019 più significativi per il Consorzio vanno menzionati: l’entrata in squadra di due nuove cooperative di territori extra ravennati, Il Segno di Rimini e Pegaso di Ferrara; il prosieguo dei processi di fusione tra le associate, nel 2018 era stata la volta di Progetto Crescita e La Casa, nel 2019 di Asscor e Corif, le principali imprese di Solco impegnate nell’assistenza e nella cura degli anziani; infine, l’avvio a Ravenna della costruzione della Rosa dei Venti, il complesso multifunzionale dedicato alla popolazione anziana che metterà a disposizione del territorio 136 nuovi posti letto accreditati e un nucleo specializzato in Alzheimer.

Per quanto riguarda l’anno in corso è ancora molto presto per fare qualsiasi tipo di congettura: «Il 2020 è un anno all’insegna dell’incertezza – continua Buzzi -. Il coronavirus ha colto tutti di sorpresa ma, grazie alla rete che abbiamo costruito negli anni e alla buona collaborazione con Asl Romagna e i servizi sociali territoriali, siamo riusciti in pochissimo tempo a dotarci di tutti gli strumenti necessari per tenerlo alla larga dalle nostre strutture e dai nostri ospiti. Sul fronte del lavoro, il nostro Consorzio ha affiancato le associate nella richiesta dell’applicazione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori che hanno visto sospendere le loro attività da un giorno all’altro. Siamo riusciti a resistere, insomma, e lo abbiamo fatto ampliando ancora di più la collaborazione con le istituzioni del territorio, consapevoli del fatto che siamo parte di un sistema che sa far fronte alle criticità e complessità solo se lavora insieme».