“Con la recente sentenza del TAR del Lazio (la n. 13 del 2 gennaio 2025) è stato annullato il decreto ministeriale del 30 dicembre 2022 che aveva aumentato illegittimamente i canoni demaniali marittimi per il 2023. Il provvedimento si basava su un indice di calcolo non previsto dalla normativa vigente (art. 4, comma 1, del decreto-legge n. 40/1993) determinando un incremento del 25,15%.
Di conseguenza, anche i canoni per il 2024 e 2025 sono stati calcolati su importi errati, con impatti negativi per i concessionari, inclusa una maggiore imposta regionale.

Alla luce di questa sentenza, la nostra Associazione ha chiesto agli Enti competenti di intervenire affinché i canoni per gli anni 2023-2025 vengano ricalcolati, eliminando gli aumenti illegittimi. Inoltre, Confartigianato Imprese Demaniali ha sollecitato la restituzione delle somme versate in eccesso dai concessionari e l’adeguamento dell’imposta regionale ai canoni correttamente determinati per gli anni successivi.

È fondamentale che le autorità adottino misure per ripristinare equità e legalità nella determinazione dei canoni demaniali marittimi.”