“Il caro carburante degli ultimi mesi deriva da situazioni geopolitiche di carattere internazionale su cui anche gli stati nazionali fanno fatica a intervenire. Detto questo, la Regione farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per affrontare il tema”. Così il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Davide Baruffi in merito al rischio di ripresa dell’inflazione a causa dell’aumento dei combustibili.
“La Regione deve intervenire sul governo per scongiurare l’aumento delle spese dovute all’aumento dei prezzi di metano e GPL: gli effetti sui cittadini sono molto gravi, se consideriamo che negli ultimi anni la sensibilità dei cittadini ha portato all’aumento del numero dei mezzi a metano e GPL, questi aumenti rischiano di vanificare le scelte degli emiliano-romagnoli”, spiega Emiliano Occhi (Lega) che, alla luce delle risposte ricevute dall’amministrazione regionale, si è detto soddisfatto della “risolutezza della Giunta nel farsi carico di questo problema, ma è anche necessario cominciare a ragionare sulle cause che hanno prodotto questo aumento folle e tenere presente che la Cina ha cominciato a rilanciare l’uso del carbone”.
Il Codacons ha calcolato in 390 euro annui l’aumento delle spese per ogni famiglia a causa del rialzo dei prezzi di benzina e gasolio che oggi costano, dai dati monitorati dall’associazione, 23,4% e 24,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2020.