“La carenza di lavoratori stagionali è un problema che potrebbe avere gravi ripercussioni sulla nostra industria turistica, sulla qualità dei servizi offerti, sulla competitività delle nostre imprese e sull’esperienza complessiva dei turisti. Non si trovano infatti baristi, camerieri, cuochi, addetti alle pulizie, bagnini.

Le cause sono molteplici, strutturali come quella demografica, o legate ad aspetti di minore attrattività dei rapporti di lavoro stagionali ma le evidenze del settore in questo 2024 indicano che tra queste cause non c’è certamente il Reddito di cittadinanza, cancellato dal governo Meloni e strumentalmente attaccato perché colpevole di invitare i percettori a rimanere sul divano. Una idiozia utilizzata dalla destra e da alcuni datori di lavoro che preferiscono sfruttare la disperazione dei cittadini più poveri, verosimilmente più disposti a fare gli schiavi. Non possiamo non vedere infatti come nel settore horeca sxiano assai frequenti le proposte di lavoro con turni massacranti, assenza di giorno libero, condizioni al limite dello sfruttamento.

Troppo spesso viene riportata la versione dei datori di lavoro ma non si osserva il problema dal punto di vista dei lavoratori, un aspetto fondamentale per spiegare questo mismatch tra domanda e offerta nel mercato del lavoro stagionale.

Il lavoro stagionale non attrae più, è necessario affrontare il tema in modo serio, agire sulle motivazioni dei lavoratori, garantire giusto riposo, stipendi adeguati. Aspetti imprescindibili per ridurre lo squilibrio tra chi offre lavoro e chi lo cerca.

Una cosa intanto è certa: nessuno potrà più nascondersi dando la colpa al reddito di cittadinanza’.” – Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.