La Regione raddoppia, in pratica, le risorse destinate a riqualificare gli alberghi e le strutture ricettive dell’Emilia-Romagna.
Dopo il boom di domande presentate dalle imprese in risposta al bando, chiuso lo scorso settembre, per incentivare i servizi ai turisti, migliorare la sostenibilità ambientale degli edifici e favorire una maggiore accessibilità per le persone con disabilità, la Giunta regionale ha deciso di investire ulteriori 15 milioni di euro per soddisfare il più alto numero di progetti ammessi a finanziamento.
Conclusa la valutazione dei progetti e vista l’alta qualità delle proposte e il successo di partecipazione, si è ritenuto così di portare il fondo disponibile a 35 milioni di euro rispetto ai 20 inizialmente previsti. Con l’impegno, da parte della Giunta, di individuare ulteriori risorse per raggiungere, il prossimo anno, quota 45 milioni, che consentirebbero di finanziare oltre il 90% dei progetti. In tutto sono 320 quelli ammessi, per un investimento complessivo, tra risorse private e pubbliche, che supera i 145 milioni di euro.
Ad annunciarlo, oggi in conferenza stampa in Regione a Bologna, l’assessore al Turismo e Commercio,Andrea Corsini. Con lui anche i rappresentanti delle Associazioni di categoria.
Obiettivi del bando: rendere più moderne e competitive le imprese turistiche, partecipando ai costi che le aziende sostengono per migliorare le strutture e la qualità dei servizi offerti, rafforzare la diversificazione e la destagionalizzazione dell’offerta e rendere il settore ancor più innovativo, digitale e attento agli aspetti dis ostenibilità ambientale, sociale e di sicurezza.
I contributi a fondo perduto permetteranno di coprire fino al 30% delle spese ammissibili, a cui si aggiunge un ulteriore 10% per i progetti che hanno diritto alle premialità perché prevedono: nuove assunzioni, rispetto della parità di genere, interventi per la disabilità, rating di legalità, realizzazione in zona montana, riduzione nella produzione di rifiuti.
“Il turismo è uno dei motori principali dell’economia dell’Emilia-Romagna- affermaCorsini-. In una regione come la nostra è dunque fondamentale poter contare su un’offerta qualificata, competitiva e in grado di intercettare le esigenze di un’utenza sempre più attenta. Questo bando rappresenta un’occasione importante per riqualificare le strutture ricettive di tutto il territorio, migliorandone anche l’accessibilità per le persone disabili, la sostenibilità ambientale e il livello di digitalizzazione.
Un’azione in linea con la strategia per il 2030 stabilita nella recente conferenza regionale sul Turismo, che ha come principali obiettivi posizionare l’Emilia-Romagna come regione italiana leader nel settore e fare del turismo la prima industria sul territorio per valore economico”.
“Le imprese lo hanno compreso, tanto è vero che anche in considerazione della grande risposta ricevuta abbiamo deciso di innalzare, quasi raddoppiandole, le risorse inizialmente previste. Non solo- chiude Corsini-, perché siamo impegnati a individuare ulteriori risorse per arrivare, il prossimo anno, a uno stanziamento complessivo di 45 milioni di euro: più del doppio di quello iniziale, per poter finanziare la quasi totalità dei progetti ammissibili”.
Esito del bando
In totale sono state presentate 374 proposte, di cui quasi il 90% da parte di micro o piccole imprese; il 70% dei progetti non prevede demolizione di struttura. Il bando ha riservato particolare attenzione alle attività ricettive alberghiere (alberghi, residenze turistico alberghiere e attività ricettive all’aperto) che presentassero progetti finalizzati alla riqualificazione e ammodernamento della struttura ricettiva, all’innovazione di prodotto e/o di processo o a sviluppare soluzioni innovative in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.
Nello specifico, è stato individuato un “Tag ambientale” per segnalare i progetti che contribuiscono al raggiungimento della neutralità carbonica e alla lotta al cambiamento climatico, attraverso la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Non solo, una premialità è stata prevista anche per gli interventi diretti a favorire l’accessibilità alle strutture e ai servizi da parte delle persone con disabilità.
Dal punto di vista territoriale, le province che segnano il maggior numero di proposte sonoRimini, seguita da Ravenna, Bologna e Forlì-Cesena. Sono 45 le proposte giunte da aree considerate svantaggiate (aree interne, montane e riconosciute come svantaggiate dall’Unione Europea), 81 i progetti che prevedono un incremento occupazionale; ancora, 121 hanno rilevanza sulla parità di genere e 171 prevedono interventi a favore della disabilità.