Una delle pompe idrovore in azione

“Il 6 gennaio 2024 la Regione Emilia Romagna ha emesso un’allerta meteo arancione della durata di 24 ore per piene dei fiumi, frane e piene dei corsi minori, oltre che vento ed altre fenomeni.

L’allerta interessava ampi territori della provincia di Ravenna e dei comuni dell’Unione della Romagna Faentina, tanto che i Sindaci dell’Unione hanno dato ampio risalto invitando i cittadini ad adottare sistemi di protezione attiva e passiva per difendersi dall’acqua.

“Nel corso di diversi incontri pubblici, e anche nell’ambito di specifiche commissioni consiliari convocate in questi mesi, Hera Spa si era impegnata per quanto di propria competenza ad attivare, in caso di allerta, un sistema di pompe idrovore mobili da piazzare anche in via precauzionale nei punti più a rischio della città” ricorda Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale.

“Nonostante l’allerta diramata, ricordo arancione, nessuna idrovora è stata piazzata, in particolare sono stati lasciati sguarniti tutti i punti ancora a rischio come via Renaccio, via Cimatti, via F.lli Bandiera, via Ugo Piazza, Piazza Lanzoni.Ora la domanda sorge spontanea: perché? Dov’erano le idrovore? Perché non sono state posizionate?”

“Il fatto che non sia successo nulla di grave” secondo Bertozzi “non può essere una scusante, Hera Spa si è impegnata formalmente ad attivare sistemi di protezione provvisoria nelle more di un intervento definitivo più volte annunciato e di cui ancora non sono chiari né i contorni né i tempi. L’Amministrazione Comunale ha richiesto l’intervento di Hera Spa?”

Bertozzi fa notare che “Alcuni comuni dell’Unione sono arrivati addirittura a inviare messaggi in cui chiedevano ai cittadini di allertarsi eventualmente chiamando il 115 (Vigili del Fuoco) perché gli uffici comunali (era un festivo d’altronde) sarebbero stati chiusi. È evidente come qui il problema non siano i fondi ma la volontà e la capacità di prendere decisioni e attivare soluzioni definitive.

Lo ribadisco per l’ennesima volta, in tutta questa vicenda la controllata pubblica Hera Spa sta dimostrando di non essere assolutamente in grado, o peggio ancora di non voler, dare le risposte necessarie per fronteggiare – per quanto di loro competenza – le emergenze del territorio, ma ciò che è ancora più grave è la sudditanza delle Amministrazioni Comunali che non ritengono di sollecitare la società per azioni da loro controllata a rispettare gli impegni formalmente presi di fronte ai cittadini.

A cosa serve presentarsi in Commissione, proiettare slide, lanciare proclami, se poi quando è necessario gli impegni vengono disattesi?”

Sulla questione Bertozzi ha presentato un’interrogazione in consiglio comunale