Uno striscione di protesta per la subsidenza a Lido di Dante a Palazzo Rasponi. Mentre all’interno di Palazzo Rasponi andava in scena il convegno “Quale futuro turistico-ambientale per Lido di Dante ?” Organizzato dalla pro loco della stessa località, in piazza Kennedy, sul muro del prezioso edificio, è comparso lo striscione, affisso da ignoti. 

Il convegno, programmato nell’arco di tutta la mattina, era stato pensato come un “dialogo con le istituzioni locali del territorio, la Delegazione FAI Ravenna ed esperti dell’Università per indagare un habitat dalle qualità biologiche e dalle potenzialità strategiche che vanno conservate, curate e protette, favorendo un turismo slow e sostenibile”.

Tanti gli interventi attesi: Giovanni Nobili, Comandante Reparto Carabinieri Biodiversità Punta Marina, Gianni Gregorio,  Responsabile Settore Aree Protette, Foreste e Sviluppo Zone Montano- Regione Emilia-Romagna, Carla Di Francesco, Presidente Regionale FAI, Mario Neve, Presidente Campus UNIBO di Ravenna, Sonia Bregoli, Coordinamento rete nazionale, Comunicazione & Social Media IT.A.CÀ – Festival del Turismo Responsabile e Giovanni Gabbianelli, Delegazione FAI Ravenna.

Nell’ultima parte della mattinata era prevista una tavola rotonda, ideata attorno alla domanda: ““Quale salvaguardia per la conservazione di uno dei luoghi più incontaminati e suggestivi della riviera romagnola?”