All’assemblea del Circolo PD D’Attorre, del centro urbano di Ravenna, il candidato sindaco Alessandro Barattoni ha presentato il proprio programma in vista delle elezioni, toccando numerosi temi centrali per il futuro della città.

Barattoni ha ricordato come Ravenna debba continuare a investire in una mobilità ciclabile e sostenibile: «Serve completare e fare la rimagliatura dei percorsi ciclabili, migliorare la segnaletica, lavorare su sicurezza e illuminazione». Al centro anche il potenziamento del trasporto pubblico locale, sul quale Barattoni ha ribadito l’idea di rendere gratuito l’autobus per l’accesso al centro storico: «Una misura già adottata altrove, utile a ridurre traffico e inquinamento e a incentivare l’uso dei mezzi pubblici».

Il candidato ha collegato la sfida climatica alla qualità della vita urbana: «Gli eventi estremi ci impongono di ripensare le città. Il nuovo parcheggio di Piazza Mameli ne sarà un esempio con ombreggiamento, drenaggio e alberature. Gli spazi verdi devono diventare strumenti per combattere il cambiamento climatico, ma anche luoghi di socialità e sollievo in un contesto di crescente povertà energetica.»

Un’attenzione particolare è stata dedicata al tema della città universitaria e degli spazi giovanili: «Vogliamo che Ravenna non sia solo un luogo dove studiare, ma anche restare a vivere. Occorre pensare a studentati, spazi accessibili, convenzioni culturali, luoghi non commerciali per l’autorganizzazione dei giovani. L’università è un motore di intelligenze e relazioni, da coltivare con politiche adeguate e servizi all’altezza.»

Barattoni ha concluso chiedendo un impegno collettivo: «Ci presentiamo con una lista forte, preparata, rappresentativa della città. Ma soprattutto vogliamo essere un riferimento per ogni cittadino che ha a cuore Ravenna. Non prometteremo l’impossibile, ma ci mettiamo la faccia, con serietà e spirito di servizio. L’entusiasmo si ritrova con la credibilità, non con gli slogan. E noi vogliamo governare non per conquistare, ma per costruire insieme il futuro di Ravenna».