“Nell’ultima seduta ordinaria dell’attuale Consiglio comunale di Ravenna, in scadenza con le prossime elezioni del 25 e 26 maggio, maggioranza e opposizione hanno approvato all’unanimità due mozioni che, quale capogruppo di Lista per Ravenna, avevo depositato l’11 e il 19 febbraio.

Tumulare le ceneri degli animali di affezione accanto ai loro proprietari

La prima mozione, con oggetto “Tumulare le ceneri degli animali di affezione accanto ai loro proprietari”, è stata sottoscritta nel corso della seduta anche da Igor Bombardi del PD, che aveva collaborato alla stesura definitiva del testo approvato. Con essa, il Consiglio comunale, di fatto dando via libera a questa istanza, di cui riconosce “il valore umano e sociale”, chiede al sindaco e alla giunta comunale “che l’Amministrazione intraprenda un percorso finalizzato a consentire che le ceneri degli animali da compagnia siano tumulate insieme ai loro proprietari, stimolando attivamente un fattivo confronto con le associazioni animalistiche e con l’Azienda gestrice del servizio cimiteriale”. Lo scopo è “di ricercarne la fattibilità e la sostenibilità dei costi a carico delle famiglie interessate, nonché di proporre le linee guida da applicare in proposito, da sottoporre alla valutazione della Giunta comunale per l’adozione dell’idoneo atto amministrativo”.

Anziani nelle case-residenza per non autosufficienti (CRA)non digiunino per più  di 12 ore

La seconda mozione, con oggetto: “Anziani nelle Case-residenza per non autosufficienti (CRA)non digiunino per più  di 12 ore”, è stata sottoscritta in corso di seduta, con lievi modifiche, anche da Idio Baldrati e Fiorenza Campidelli del PD. Il testo richiama le linee di indirizzo regionali per la ristorazione dell’anziano nelle strutture residenziali emanate nel 2017 dal servizio “Prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna”. Esse sottolineano “come  il problema maggiore nella somministrazione dei pasti sia proprio relativo all’orario: se la cena viene offerta piuttosto presto e la colazione tra le 8-8.30, tutta l’alimentazione è infatti concentrata in un numero ristretto di ore, con la colazione che acquista una grande rilevanza perché è il momento in cui gli ospiti, più affamati, mangiano con maggior appetito divenendo in molti casi il pasto più consumato e più utilizzato per dare una parte dell’apporto calorico necessario all’anziano. L’invecchiamento comporta però un’alterazione della tolleranza al glucosio causata dalla progressiva insulino-resistenza e l’anziano possiede una ridotta capacità di depositare il glucosio sotto forma di glicogeno nell’organismo, per cui tende maggiormente ad andare incontro ad ipoglicemie come conseguenza dei periodi di digiuno: per tale motivo si dovrebbero evitare intervalli troppo lunghi di astensione dal cibo evitando che sia superiore alle 12 ore”.

La mozione chiede dunque che le suddette linee di indirizzo siano inserite nello schema dei contratti di servizio con le CRA e che si vigili affinché esse siano rispettate “nella Carta dei servizi di ciascuna, all’interno della giornata tipo dell’anziano comprendente anche l’orario di somministrazione dei pasti”.