Probabilmente le elezioni del 3 e 4 ottobre di quest’anno saranno ricordate per l’elevato numero di candidati e, soprattutto, di liste elettorali. Non ne siamo  sorpresi.

É il risultato della frammentazione nella quale è precipitata la nostra società. Una società  neanche più liquida, forse gassosa. Una società che vede i maggiori partiti non essere più un chiaro riferimento di un ceto sociale definito, di un certo sentire ideale.

Partiti che sono sempre più simili l’uno all’altro, accomunati dalle stesse pratiche sociali e dalla stessa ideologia liberista. Partiti che hanno in mente la stessa idea di società, mutuata dalla realtà nord americana, basata su competizione e lotta di tutti contro tutti.

In questa situazione è per loro fondamentale cercare di contattare i più vari “gruppi di interesse”, di qui la necessità di allestire liste che cercano di interloquire con un solo aspetto particolare, e allora vediamo le  liste più disparate, che fanno riferimento alla collocazione geografica oppure a un determinato intervallo di età.

Mancano solo la lista di coloro a cui piace il mare e quella di coloro a cui piace la montagna, oppure quella di chi gioca a briscola.

Noi no.

Noi non abbiamo bisogno di allestire otto liste per interloquire con la società.

Noi vogliamo essere riferimento per coloro che sono stati massacrati da decenni di governi liberisti di centrosinistra e governi liberisti di centrodestra.

Per i lavoratori progressivamente privati di tutti i diritti, per i giovani che non hanno altra prospettiva che non sia quella di emigrare e combattere per trovare un ruolo nel mercato internazionale del lavoro.

Per coloro che vedono l’ambiente in cui dovranno vivere i propri figli immolato sull’altare del profitto.

Noi siamo fuori dal quel pensiero unico, condiviso dal PD, con i suoi alleati, e dal centrodestra, secondo il quale il mercato è la soluzione di tutti i problemi e la panacea di tutti i mali.

Noi raccontiamo un’altra storia, una storia di solidarietà, una storia di condivisione, una storia di giustizia sociale e ambientale.

E anche una storia di riscatto possibile per coloro che hanno subito per decenni.