“Carlo Urbani è l’eroico medico e microbiologo italiano che identificò e classificò la SARS (o polmonite acuta). Questa malattia si scatenò, tra il 2002 e il 2004, con un’epidemia che provocò 774 vittime accertate, tra cui, consapevole del rischio, il medico stesso. Alla sua memoria Ravenna ha dedicato un parco-giardino nella zona a forte densità abitativa situata tra via della Lirica, Viale Pertini e via Stromboli.
Il 16 febbraio scorso, il sig. PDB segnalò al Comune di Ravenna che da un po’ di tempo diversi giochi di questo parco avevano intorno un nastro biancorosso che indicava pericolo ed altri un cartello con la scritta “non utilizzabile”, un vero peccato perché si avvicinava la primavera, quando molti bambini li utilizzano. Chiese quindi, oltreché spiegazioni sulle ragioni della strana distinzione tra giochi inutilizzabili, giochi pericolosi e giochi utilizzabili, che tutti fossero resi fruibili senza pericolo.
Il 18 febbraio, arrivò dall’ufficio comunale del Verde Pubblico, questa risposta: “I giochi sono stati recentemente bandellati in quanto da ultime visite ispettive obbligatorie per legge sono risultati in parte non conformi e quindi da rimuovere e in parte non valutabili in quanto potenzialmente riparabili o con parti da sostituire. È in corso una valutazione economica per programmare gli interventi di ripristino ed eventuali sostituzioni compatibilmente alle risorse disponibili”.
Dopo un sollecito del 4 marzo ed un altro del 1° aprile, ieri, sabato 5 aprile, avendo riscontrato che la situazione era addirittura peggiorata, RDB ha scattato e trasmesso al Comune una serie di foto che dimostra come i giochi risultino coi bandelli stracciati o rimossi, per cui non è chiaro quali siano da rimuovere, quali riparabili, quali da sostituire e quali fruibili.
Siccome, con l’arrivo della primavera, il parco è ora abbastanza frequentato, appare urgente che si effettui un’ispezione, allo scopo di chiarire, per scongiurare complicazioni o incidenti, quale sia lo stato effettivo di ciascun gioco, provvedendo poi al possibile ripristino, in tutta sicurezza, di quelli fuori uso.
Interrogo perciò il sindaco facente funzioni per chiedergli se intende attivarsi in tal senso.”
























































