“I punti principali sui servizi sociali del Comune di Ravenna contenuti nel programma del candidato sindaco Ancisi  (lista Lega-Lista per Ravenna-Popolo della Famiglia e lista Ambiente & Animali), sono in sintesi i seguenti.

La spesa a bilancio del Comune di  Ravenna per i servizi socio-assistenziali è rimasta pressoché immutata negli ultimi 15 anni, nonostante siano esplosi i bisogni dei cittadini a seguito della crisi economica e della pandemia, e comunque dell’inflazione. Occorre portarla ai primi posti del bilancio comunale, innalzandola almeno al 7,5% della spesa totale (oltre mezzo miliardo nel 2024!) e raddoppiando, in particolare, i fondi destinati alle famiglie bisognose, colpite dalla povertà o dalla disoccupazione.

Il futuro dei servizi sociali della nostra comunità passa poi attraverso un maggiore impulso all’assistenza domiciliare, affinché le famiglie con problematiche assistenziali per i propri familiari, anziani, minori o con disabilità, possano rispondere ai loro bisogni nella propria casa, senza dover ricorrere a strutture esterne se non in casi estremi. L’assistenza a domicilio diventa decisiva e si declina col sostegno domestico alle famiglie, con l’aiuto sanitario agli ammalati, col servizio di baby sitter per i genitori singoli o per le coppie in difficoltà, col sostegno scolastico, ecc.

Per gli anziani totalmente o gravemente non autosufficienti non assistibili in famiglia deve essere sempre disponibile un posto letto nei centri residenziali CRA. Quelli  lievemente non autosufficienti o autosufficienti troveranno posto nelle Comunità Alloggio o nelle Case Famiglia. Su tutte queste strutture serve tuttavia una vigilanza costante e rigorosa affinché siano rispettati gli standard di qualità dell’alloggio, dell’ospitalità, del personale addetto e dell’assistenza alla persona, con interventi immediati, finanche drastici, in caso di trattamenti inadeguati o addirittura di maltrattamenti.

I portatori di handicap e gli invalidi sono cittadini di Ravenna con tutti i diritti, ai quali va garantito il massimo rispetto, partendo dall’eliminazione delle infinite barriere architettoniche esistenti nella viabilità, negli edifici pubblici, negli autobus pubblici, ecc., fino ad offrire incentivi perché altrettanto avvenga nelle proprietà private. Le famiglie vanno supportate perché i loro cari siano partecipi a pieno titolo della vita comunitaria, sostenendole sul piano economico e con attività di supporto.

Le patologie che destano maggiore allarme sociale, quali tossicodipendenza, alcolismo, gioco d’azzardo, abuso o immersione patologica negli strumenti web e social, richiedono un preciso piano di intervento, finalizzato soprattutto alla prevenzione. Significa lavorare innanzitutto sui giovani, nelle scuole, nelle parrocchie e nelle associazioni, coinvolgendo le famiglie. Quando però non basta la prevenzione, i servizi sociali sono chiamati a monitorare e mappare tutti i cittadini che soffrono di queste patologie, per avere un controllo della situazione in stretto contatto con le istituzioni sanitarie.

Particolare attenzione va posta per chi soffre di diabete, una tra le patologie più impattanti e insidiose. Sgravi e agevolazioni specifici devono essere introdotti per agevolare la cura e la prevenzione di questa patologia, che ha profondi riflessi sociali.”