Ha avuto il parere favorevole dell’Assemblea lo Schema di Regolamento regionale in materia di concimi animali (effluenti), digestato e acque reflue. Il parere positivo era stato dato anche dalla commissione Territorio, ambiente e mobilità.

La giunta ha spiegato l’iter normativo – le leggi dalla Ue arrivano alla Regione – e come la direttiva nitrati preveda l’obbligo di designare le zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola. Le Regioni, cioè, devono decidere come utilizzare in ambito agronomico i liquali per lo spandimento, le acque di vegetazione, frantoi oleari e acque reflue.

Emiliano Occhi (Lega) rimarco come questo documento “appesantisca gli oneri burocratici degli agricoltori. Le associazioni di agricoltori avevano avanzato proposte di modifica, ma non sono state accolte. Vasche, coperture, gestione del trasporto dei liquami prodotti negli allevamenti di bestiame sono elementi che vengono ora appesantiti da questo regolamento. Il regolamento contiene misure che non vanno verso la semplificazione. Le aziende hanno ancora pesanti aggravi burocratici”.

Secondo Andrea Costa (Partito democratico) “il regolamento deve recepire ordinamenti nazionali. Nell’applicazione occorre trovare condivisione tra Regione e agricoltori in un continuo dialogo tra gli assessorati all’Ambiente e l’Agricoltura e chi dovrà poi applicare questo regolamento”.