“Parte anche a Lugo, con primo appuntamento venerdì 15 aprile al biomercato sotto il pavaglione dalle 17 alle 19, la raccolta delle firme su 4 proposte di leggi regionali promossa da Legambiente Emilia Romagna  e RECA ER (Rete Emergenza Climatica e Ambientale ER) cui aderiscono la rete dei Comitati per l’Acqua Pubblica, la Rete regionale Rifiuti Zero, e altri 84 associazioni locali della regione, su questioni decisive rispetto alle politiche ambientali e di contrasto al cambiamento climatico.

Questi i temi:

La proposta di legge sull’acqua (e anche quella sui rifiuti) sposta l’intervento decisionale in materia più vicino ai cittadini e agli Enti Locali, superando l’attuale gestione centralizzata e mette l’accento sul ruolo fondamentale della gestione pubblica.
La proposta di legge sui rifiuti si pone l’obiettivo di un uso sostenibile delle risorse, ridurre fortemente la produzione di rifiuti e di arrivare a riciclarli interamente rendendo per questa via possibile l’uscita dal ricorso all’incenerimento nei prossimi anni.
La proposta di legge sull’energia è imperniata sull’idea della pianificazione regionale e territoriale degli interventi per arrivare sul serio alla copertura del 100% del fabbisogno energetico da fonti rinnovabili entro il 2035, alla riduzione del 32% dei consumi lordi finali al 2030 e del 55% di emissioni climalteranti al 2030, passando ad un nuovo modello basato sulla produzione e sul consumo decentralizzato e democratico.
La proposta sul consumo di suolo, dando priorità al riuso e alla rigenerazione urbana, anche attraverso un censimento degli edifici e delle aree dismesse, indica la prospettiva del consumo di suolo zero come quella da realizzare concretamente.

Tutela dell’ambiente quindi ma non solo. Le proposte di legge vanno viste anche nella logica che le connette: infatti, mettere insieme e cambiare radicalmente il paradigma che riguarda i temi dell’acqua, dell’energia, dei rifiuti e del suolo significa considerarli beni comuni da sottrarre ad una mera logica di mercato, aggredire il complesso delle politiche ambientali, ma anche proporre un’idea alternativa dell’attuale modello produttivo e sociale. Lo stesso modello che provoca le crisi economica, sociale e ambientali in cui siamo immersi.

E’ necessario sottolineare che la promozione di leggi di iniziativa popolare, con la raccolta delle firme necessarie per presentarle, è una scelta che, volutamente, intende basarsi sulla partecipazione consapevole dei cittadini e sull’espansione della democrazia.”